Piano Regionale dei Trasporti
La
pianificazione, essenziale strumento della capacità istituzionale di
produrre sviluppo, può essere utilmente indirizzata verso il concetto di
sviluppo sostenibile come sviluppo che “consente alla generazione
presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la
possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro”.
Il Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti (DSPRT),
approvato il 23 dicembre 2013, a partire dagli indirizzi strategici
europei per l’Italia e le raccomandazioni specifiche in tema di
trasporti delineati nel Position Paper per
la nuova programmazione 2014-2020, individua le principali sfide al
quale il nuovo Piano Regionale dei Trasporti dovrà rispondere in termini
di obiettivi prioritari e di risultati da conseguire in orizzonti
temporali definiti. Tale provvedimento intende, altresì, rispondere
alla condizionalità ex ante prescritta dalla Commissione europea in materia di programmazione 2014-2020.
Il nuovo Piano, che si ispira alla strategia Europa 2020 e
che assumerà le caratteristiche di uno strumento di indirizzo
strategico a lungo termine, contribuisce alle politiche di sviluppo
sostenibile, incidendo sul sistema territoriale della mobilità,
integrando e completando a livello locale le strategie definite a
livello europeo e nazionale, tenuto conto della favorevole posizione del
Piemonte in quanto regione alpina di confine e snodo di due corridoi
transnazionali che ne garantiscono l’appartenenza alla rete europea dei trasporti (rete
TEN-T). Superando il tradizionale assetto di una pianificazione
improntata a logiche prevalentemente infrastrutturali e
all’individuazione di priorità settoriali ricondotte a una coerenza
complessiva, nella sua moderna impostazione il Piano avrà il compito di
elaborare il proprio contributo settoriale quale soluzione ai problemi
di sostenibilità dello sviluppo regionale (impatto ambientale, consumo
del territorio per effetto dei processi di dispersione residenziale e
produttiva) rapportandosi ed integrandosi con altri strumenti di
pianificazione, ad ogni livello istituzionale e misurando, in un
processo di valutazione pubblica trasparente, il grado di successo e
l’adeguatezza delle azioni proposte.
Il
Piano si configurerà come processo che si sviluppa nel tempo e si
completa attraverso documenti di carattere settoriale, che permettono di
dettagliare, precisare e arricchire il disegno strategico iniziale.
approvato con DGR n. 17-6936 del 23 dicembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento