mercoledì 15 ottobre 2014

Piano Regionale dei Trasporti (dal sito della Regione Piemonte)

Piano Regionale dei Trasporti

La pianificazione, essenziale strumento della capacità istituzionale di produrre sviluppo, può essere utilmente indirizzata verso il concetto di sviluppo sostenibile come sviluppo che “consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro”.
Il Documento strategico di indirizzi per la redazione del Piano regionale dei trasporti (DSPRT), approvato il 23 dicembre 2013, a partire dagli indirizzi strategici europei per l’Italia e le raccomandazioni specifiche in tema di trasporti delineati nel Position Paper per la nuova programmazione 2014-2020, individua le principali sfide al quale il nuovo Piano Regionale dei Trasporti dovrà rispondere in termini di obiettivi prioritari e di risultati da conseguire in orizzonti temporali definiti. Tale provvedimento intende, altresì, rispondere alla condizionalità ex ante prescritta dalla Commissione europea in materia di programmazione 2014-2020.
Il nuovo Piano, che si ispira alla strategia Europa 2020 e che assumerà le caratteristiche di uno strumento di indirizzo strategico a lungo termine, contribuisce alle politiche di sviluppo sostenibile, incidendo sul sistema territoriale della mobilità, integrando e completando a livello locale le strategie definite a livello europeo e nazionale, tenuto conto della favorevole posizione del Piemonte in quanto regione alpina di confine e snodo di due corridoi transnazionali che ne garantiscono l’appartenenza alla rete europea dei trasporti (rete TEN-T). Superando il tradizionale assetto di una pianificazione improntata a logiche prevalentemente infrastrutturali e all’individuazione di priorità settoriali ricondotte a una coerenza complessiva, nella sua moderna impostazione il Piano avrà il compito di elaborare il proprio contributo settoriale quale soluzione ai problemi di sostenibilità dello sviluppo regionale (impatto ambientale, consumo del territorio per effetto dei processi di dispersione residenziale e produttiva) rapportandosi ed integrandosi con altri strumenti di pianificazione, ad ogni livello istituzionale e misurando, in un processo di valutazione pubblica trasparente, il grado di successo e l’adeguatezza delle azioni proposte.
Il Piano si configurerà come processo che si sviluppa nel tempo e si completa attraverso documenti di carattere settoriale, che permettono di dettagliare, precisare e arricchire il disegno strategico iniziale.
approvato con DGR n. 17-6936 del 23 dicembre 2013

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