sabato 31 dicembre 2016

Il comune di Cuneo ha presentato il Piano Generale del Traffico Urbano

Il comune di Cuneo ha presentato il Piano Generale del Traffico Urbano in data 21/12/2016 al seguente indirizzo trovate il documento

Piano Generale Traffico Urbano - PGTU

Il forum mobilità si riunirà il 09/01/2017 per discutere l'argomento

mercoledì 28 dicembre 2016

Parcheggio sotterraneo in Piazza Europa La Stampa online

Da La Stampa on line del 28/12/2016:

Si al parcheggio sotterraneo in piazza Europa

Commento:
Se vogliamo togliere le auto dal centro che sarà sempre più inquinato, i livelli di polveri sottili ogni anno aumentano, non sembra la strada giusta.

giovedì 22 dicembre 2016

Emendamento presentato dal consigliere regionale Mauro Campo su linea Cuneo -Nizza

Matteo Borgetto
Cuneo La stampa on line

Il Consiglio regionale ha approvato un emendamento presentato dal consigliere Mauro Campo (Movimento 5 Stelle) al Documento di economia e finanza regionale (Defr), per ripristinare almeno 8 coppie di treni al giorno sulla linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza. «Il servizio al momento è ridotto al lumicino, con sole due coppie di treni - spiega Campo -. Insieme ai disagi per i lavori di raddoppio della galleria del Tenda, questa situazione causa problemi alle valli Vermenagna e Roya, sia per il traffico turistico estivo verso il mare che per quello invernale diretto alle piste da sci». «L’inserimento di questo obiettivo – aggiunge - è una grande vittoria per il Movimento 5 Stelle e un importante impegno della Regione. Vigileremo con attenzione affinché alle parole seguano i fatti». Il Piemonte gestisce fondi governativi (29 milioni) per il ripristino infrastrutturale della linea ed è anche coinvolto al tavolo intergovernativo per la ridefinizione della convenzione italofrancese del 1970, che impone all’Italia la copertura dei costi di manutenzione. 

Il commento di Ugo Sturlese:
 
"UN BUON FINE ANNO comunque PER NOSTRA FERROVIA!
E PER IL COMITATO FERROVIE LOCALI.
GRAZIE A MAURO CAMPO E AL CONSIGLIO REGIONALE"

sabato 17 dicembre 2016

Nuova convenzione Cuneo - Nizza nessun passo avanti

Da La Guida del 15/12/2016 nessun passo avanti per la nuova convenzione sulla linea ferroviaria Cuneo - Nizza al seguente indirizzo l'articolo de La Guida:

Articolo La Guida

sabato 10 dicembre 2016

Altritasti del 09/12/2016 - Come l’industria automobilistica ha criminalizzato pedoni e ciclisti


Articolo tratto da: Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti

Come l’industria automobilistica ha criminalizzato pedoni e ciclisti

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Venerdì 09 Dicembre 2016 21:22


di Alessandro Micozzi.
100 anni fa, se eri un pedone, attraversare la strada era molto semplice: la attraversavi e basta. Oggi invece la stessa strada andrebbe attraversata in prossimità delle strisce pedonali o di un semaforo, attendendo che diventi verde il segnale dedicato ai pedoni. Chiunque non osservi questa prassi è, nel migliore dei casi, nel torto, nel peggiore sanzionabile dalla legge ...

L’infrazione si chiama “jaywalking” ed è un termine anglosasone che indica un attraversamento della strada spericolato o fuori dalle strisce pedonali. A Los Angeles ogni anno sono migliaia i pedoni multati per jaywalking, con contravvenzioni fino a 250 dollari. Per molti di loro, probabilmente, subire una multa del genere in fondo è normale, eppure non sanno che questo è il risultato di un’aggressiva (e dimenticata) campagna di criminalizzazione contro pedoni e ciclisti portata avanti dalle case automobilistiche dal 1920 in poi, con lo scopo di ridefinire le regole di utilizzo della strada.

Come sottolinea Peter Norton, docente di storia presso l’Università della Virginia, quando le automobili furono introdotte era compito di chi le guidava avere riguardo per gli altri utenti della strada. Con gli anni invece la situazione è stata completamente rovesciata, le strade sono divenute di proprietà delle auto e se un pedone o un ciclista viene investito, è colpa sua. Punto.
Questo cambiamento di prospettiva non è avvenuto dall’oggi al domani, e certamente non è stato casuale, ma frutto di una precisa campagna di demonizzazione contro pedoni e ciclisti, di cui il jaywalking ne è espressione, ben pianificata dalle aziende dell’automotive per ovvie ragioni di vendita dei loro prodotti.

Anche se oggi è strano immaginarlo, fino ai primi anni del 1900 le città erano completamente diverse da quelle che conosciamo oggi. Senza le auto, le strade erano spazio pubblico, nel vero senso della parola; vi transitavano carretti, biciclette, cavalli e naturalmente pedoni. Con l’introduzione delle prime automobili vennero disegnate anche le prime strisce pedonali, che in realtà venivano spesso ignorate, ma quando le auto presero a diffondersi le conseguenze furono inevitabili e catastrofiche: tanti incidenti e tanti morti ogni giorno.

La maggior parte di questi morti erano anziani e bambini, in particolare questi ultimi che avevano vissuto la strada come luogo di gioco si ritrovarono di colpo ad essere degli intrusi.
La reazione di molti cittadini fu di sdegno, e le automobili cominciarono a non essere ben viste da molti; con le dovute proporzioni, venivano considerate un po’ come oggi gli yacht, oggetti frivoli e pericolosi appannaggio di pochi ricchi. Anche parte della stampa prese le difese dei cittadini vittime degli incidenti stradali, schierandosi contro la violenza delle auto e chiedendo di regolamentarne la circolazione.

Prima dell’emanazione di leggi specifiche per il traffico, in caso di incidenti i giudici consideravano sempre il veicolo più grande, e quindi l’auto, come colpevole, e molti automobilisti vennero condannati per omicidio colposo indipendentemente dalle circostanze dell’accaduto.

Un manifesto del 1920, sottoscritto nel giro di 3 anni da 42 mila cittadini, invitava gli automobilisti in transito nella città di Cincinnati a dotare le proprie vetture di un limitatore di velocità che impedisse alle auto di superare i limiti sostenibili per un centro urbano, indicati in 40 km/h, pena una multa o l’arresto.

Le case automobilistiche, intravedendo la possibilità di perdere i propri business, reagirono e chiesero a tutti i proprietari di auto di inviare una lettera di protesta al comune di Cincinnati per bloccare l’iniziativa del limitatore di velocità. Sebbene gli automobilisti in quel periodo fossero ancora una minoranza, la loro protesta funzionò e il provvedimento fu annullato. L’azione servì alle aziende di settore a capire che se non fossero state attive nella promozione dell’automobile – se non avessero fatto lobby – il loro mezzo non si sarebbe mai diffuso davvero sulle strade. Era ora quindi di contrattaccare, di mettere in discussione le vecchie regole della strada e di dettarne di nuove, era ora insomma di far capire chi erano i padroni di casa e chi gli ospiti.

Già nel 1912 nella città di Kansas City passò un provvedimento che obbligava i pedoni ad attraversare la strada sulle strisce pedonali, ma le case automobilistiche non si accontentarono e cercarono di estendere il provvedimento a livello nazionale. Grazie ad un’efficace alleanza delle aziende, i risultati arrivarono e già nel 1928 fu introdotta a Los Angeles un’ordinanza in vigore ancora oggi in molte parti del mondo: i pedoni possono attraversare solo in prossimità delle strisce pedonali e ad angolo retto.

Dopo l’introduzione delle prime leggi, però, l’obiettivo successivo era di farle rispettare, poiché ancora pochi erano i cittadini che vi si erano abituati. Per risolvere anche questo “problema”, le aziende automobilistiche giocarono un’altra volta di squadra e decisero di affiancare i giornali nella copertura delle notizie sugli incidenti stradali. In pratica i giornalisti inviavano ad un referente alcuni dettagli sull’accaduto, per ricevere in cambio un articolo completo in cui la colpa dell’incidente veniva sistematicamente attribuita a pedoni e ciclisti.

Nello stesso periodo l’AAA (American Automobile Association) finanziò delle campagne e dei concorsi per i ragazzi delle scuole incentrati sull’importanza di restare fuori dalle strade, destinate principalmente alle auto. Lo storico Peter Norton scrive di un episodio accaduto in una scuola di Boston in cui un bambino, durante una di queste prove di “educazione stradale”, aveva attraversato male una strada e per questo era stato punito e costretto a pulire le lavagne della scuola per una settimana. Era questo il sentimento che le aziende volevano far passare tra coloro che non si piegavano al dominio incontrastato delle auto: la vergogna. Norton descrive questo tipo di campagna basata sulla ridicolizzazione simile, per i toni, a molte campagne degli anni ’80 e ’90 contro le droghe, il cui uso veniva presentato non soltanto come pericoloso ma anche stupido.

A questo si aggiunse la pressione delle case automobilistiche nei confronti della polizia, che veniva invitata a fischiare, sgridare – anziché semplicemente multare – coloro che attraversavano la strada in stile jaywalkers. Ancora più eclatanti furono alcune manifestazioni in cui degli attori, vestiti da clown o con abiti del secolo passato, si fingevano jaywalkers per essere investiti simbolicamente dalle auto in lento passaggio.

Anche la scelta del termine jaywalking non fu casuale ma ben studiata dai demonizzatori dei pedoni. “Jay” infatti sta per rozzo, greve, accostamento che gli stessi pedoni giudicarono offensivo e al quale tentarono di rispondere introducendo il termine jaydriving, riferito agli automobilisti indisciplinati, ma il tentativo non sortì lo stesso effetto del primo appellativo che ormai si era ampiamente diffuso e cominciò a comparire anche nelle comunicazioni ufficiali della polizia.

Liberamente tradotto da The forgotten history of how automakers invented the crime of “jaywalking”, tratto da: http://www.bikeitalia.it/2015/02/03/come-lindustria-automobilistica-ha-criminalizzato-pedoni-e-ciclisti/

giovedì 8 dicembre 2016

Altritasti 03/12/2016 - 5 città car free nel mondo: vivere senza auto è possibile


 Articolo tratto da: Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti

5 città car free nel mondo: vivere senza auto è possibile

Sabato 03 Dicembre 2016 22:43


di Evelyn Baleani.
Come sarebbe vivere in una città “car free“? I vantaggi sarebbero molti: dalla qualità dell’aria al piacere di muoversi a piedi o in bici, senza correre alcun rischio. Disseminati per il mondo, esistono già diversi luoghi in cui le automobili sono state messe del tutto o quasi completamente al bando. Scopriamone alcuni ...

In Europa
Partiamo dal nostro Paese, con Chamois, località della Val d’Aosta, situata a 1815 metri d’altitudine, nella media valle del Cervino. Il Comune, uno tra i più alti d’Italia, è raggiungibile esclusivamente attraverso una funivia con partenza da Buisson, frazione di Antey-Saint-André, seguendo una mulattiera dal fondovalle o percorrendo a piedi o in bici il sentiero che inizia da La Magdeleine. Questo paesino, che conta poco più di 100 abitanti, ha fatto dell’assenza di auto il suo punto di forza per eccellenza, mantenendo così intatte le caratteristiche di borgo alpino, costellato da case in legno e pietra e deliziose stradine, che gli hanno valso il titolo di “Perla delle Alpi”.

Restiamo in montagna, spostandoci nella Svizzera tedesca: per la precisione a Wengen, altra località fieramente “car free“. Dal lontano 1893, questo piccolo paradiso che sorge ai piedi della Jungfrau, a 1274 metri di altitudine, è accessibile solo con i trenini della Wengernalpbahn, suggestiva ferrovia che parte da Lauterbrunnen, dove è possibile parcheggiare le automobili.

Lasciando le Alpi, nel Vecchio Continente si possono citare diversi altri esempi di città o quartieri che hanno aderito alla filosofia del “vivere senza auto”. In Spagna, da oltre quindici anni, il Comune galiziano di Pontevedra ha acquisito a pieno titolo le caratteristiche di località pedonalizzata, in cui gli abitanti si sono letteralmente ripresi gli spazi occupati dalle vetture. Nella città, la circolazione delle automobili è permessa solo in una zona molto ristretta, con un limite massimo di velocità di 20-30 km/h e l’unico parcheggio esistente, gratuito, si trova in periferia, a dieci minuti a piedi dal centro storico.

Città senza auto
Per rendere ancor più fruibile l’esperienza “car free“, il Comune ha ideato due App per smartphone: “Metrominuto”, che calcola i tempi di percorrenza da un luogo all’altro della città, e “Pasominuto”, venti itinerari con numero di passi e calorie bruciate per percorrerli.

Tra gli esempi europei, vale la pena ricordare anche Vauban, quartiere ecologico ubicato nella periferia di Friburgo, in Germania. Qui, dal 2006 è possibile circolare esclusivamente a piedi o in bici. I possessori di auto devono lasciarle in due garage che si trovano alla periferia del quartiere. L’unico mezzo motorizzato è infatti un tram che porta al centro di Friburgo e che viene usato soprattutto dai pendolari per gli spostamenti di lavoro.

Una perla “green” oltreoceano
Sembrerebbe impossibile immaginarlo, ma esistono persino luoghi che hanno adottato uno stile di vita “car free” fin dal lontano diciannovesimo secolo. Stiamo parlando di Mackinac Island, nello Stato americano del Michigan. Nell’isola, con una popolazione di 500 abitanti circa, l’uso dei veicoli a motore è stato proibito dal 1898, per contrastare l’inquinamento acustico e per motivi ambientali. I cittadini si muovono a piedi, in bicicletta o con carrozze trainate dai cavalli. Gli unici veicoli ammessi sono quelli per le emergenze, come ambulanze e spazzaneve.

E in futuro? Le città pronte alla rivoluzione “car-free”

Se in piccoli e invidiabili paradisi come Mackinac Island il sogno di vivere senza auto è già realtà, sono varie le località in cui potrebbe diventarlo presto. È il caso di Amburgo, in Germania, dove l’amministrazione sta elaborando un piano per eliminare l’esigenza di muoversi in automobile nel giro di soli 20 anni. Il progetto si chiama Grünes Netz (Rete verde) ed è finalizzato a realizzare nuovi percorsi dedicati solo a bici e pedoni, collegandoli con quelli già esistenti.

Ancora più ambiziosi appaiono i piani di Helsinki e Oslo. La capitale della Finlandia, già nel 2025 potrebbe dire addio alle auto private, grazie al Kutsuplus, un sistema di mobilità intelligente basato sull’uso di applicazioni e sull’integrazione totale del trasporto pubblico, dei treni, dei traghetti e del bike sharing. L’obiettivo di Oslo è invece di vietare tutte le auto in centro città fin dal 2019, riducendo drasticamente i parcheggi e potenziando i trasporti pubblici e le piste ciclabili.

I numerosi esempi e progetti in corso dimostrano che l’obiettivo “città senza auto” non è una semplice utopia, ma può tramutarsi in realtà. Nuove tecnologie, buon senso da parte delle amministrazioni, investimenti indirizzati verso la mobilità sostenibile e un pizzico di creatività rappresentano gli ingredienti per obiettivi di successo, capaci di migliorare la qualità di vita, nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente.

Non ci resta, perciò, altro che dire: “Più città car-free per tutti!

Tratto da: http://www.ehabitat.it/2016/11/16/5-citta-car-free-nel-mondo-vivere-senza-auto-e-possibile/

(Regione Piemonte Assessorato ai Trasporti) Comunicato Stampa su lavori relativi al Colle di Tenda stradale e di messa in sicurezza della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia

COMUNICATO STAMPA

Torino 7 Dicembre 2016


Si è riunita a Parigi la CIG Alpi del Sud
Colle di Tenda e Cuneo-Ventimiglia i temi all’ordine del giorno

Nella riunione del 5 dicembre che si è tenuta a Parigi della CIG Alpi del sud, presenti l’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, le delegazioni della Liguria e di Region PACA, dei Ministeri dei trasporti e infrastrutture italiana e francese, di RFI e SNCF Reseau, sono state presentate le relazioni tecniche sull’avanzamento dei lavori relative al Colle di Tenda stradale e ai lavori di messa in sicurezza della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia,
La competenza sul rinnovo della convenzione del ’70 che regola i rapporti tra i due Stati sulla linea Cuneo-Ventimiglia è stata invece demandata ad una costituenda “Commissione mista” .
La direttrice ferroviaria Torino-Nizza paga il prezzo di anni di assenza di interlocuzione politica fra governi, ed è solo grazie alla determinazione delle regioni PACA e Piemonte, ora sostenuta con convinzione dai dirigenti e funzionari del Ministero italiano, che finalmente inizia il percorso di rilancio di una infrastruttura strategica per i territori dei due Stati interessati.
Il primo risultato ottenuto è il riconoscimento, da parte dei rappresentanti dei governi, che la riscrittura della convenzione internazionale non può prescindere dal contributo delle regioni che in questi anni hanno difeso la sopravvivenza dell'asse ferroviario e stanno gestendo con rapidità e trasparenza i fondi per rimetterlo in sicurezza.
La prima riunione operativa della neo costituita commissione per la riscrittura della Convenzione si terrà pertanto a Torino, presso la Regione Piemonte entro i prossimi due mesi.
“Questo risultato - ha commentato l’assessore Balocco - è stato da noi ottenuto nonostante la tendenza del Ministero francese a considerare il nuovo trattato nella stessa ottica verticistica che aveva prodotto i passati, cattivi accordi. Con la nostra fermezza abbiamo voluto difendere anche la doverosa necessità di coinvolgere nei lavori la Regione PACA, con cui ora l'intesa è ottima e che in ogni caso rappresenta comunità territoriali nel cui interesse occorre chiudere un buon accordo. Noi abbiamo un'idea molto chiara su quello che la nuova Convenzione dovrà prevedere e anche su quali potranno essere i canali attraverso cui reperire risorse. Abbiamo fiducia che i due Stati e le due amministrazioni ferroviarie sapranno fare la loro parte. Dunque, prossimo appuntamento Torino.”

mercoledì 16 novembre 2016

12,34 milioni alle Regioni per lo sviluppo e la sicurezza di itinerari e percorsi

La P.A. - Torna alla Home Page


Da Il QUOTIDIANO della P.A.del 15/11/2016
Realizzato in virtù del Protocollo d'Intesa del 8.10.2013 tra
Presidenza del Consiglio dei Ministri MIPA - Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana

Ciclabilità: 12,34 milioni alle Regioni per lo sviluppo e la sicurezza di itinerari e percorsi

E' quanto prevede il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
Sono stati destinati 12,34 milioni di euro per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali. E' quanto prevede il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha così destinato le risorse revocate per gli interventi non avviati del primo e secondo Programma di attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS).
Le risorse - 12,34 milioni - sono messe a disposizione delle Regioni "per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali, compresi i percorsi del sistema nazionale delle ciclovie turistiche".
La ripartizione tra le Regioni è stabilita da uno schema di decreto di riparto che è stato trasmesso alla Conferenza Unificata contestualmente alla firma del Decreto Ministeriale.
Fonte: Ministero dei Trasporti
La Direzione
(15 novembre 2016)

© RIPRODUZIONE CONSENTITA
Italian Open Data License 2.0
(indicazione fonte e, se possibile, link a pagina: http://www.ilquotidianodellapa.it/_contents/news/2016/novembre/1479231208116.html

martedì 8 novembre 2016

A BREIL incontro tra regione PACA e Società Nazionale Ferrovie Francesi

Le ferrovie francesi hanno definito la linea “piccola ferrovia di montagna”. Pronta la replica delle associazioni: “importante tratta di livello internazionale”

Le imamgini dell'incontro di questa mattina a Breil
Si è svolta quest’oggi (martedì) a Breil l’incontro tra la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la Società nazionale delle ferrovie francesi, numerosi sindaci e associazioni sulla questione dei lavori della linea ferroviaria Cuneo-Nizza.
La riunione, a cui erano stati invitati anche tutti i sindaci della Val Roja toccati dal passaggio della linea, doveva servire tra le altre cose a ufficializzare gli impegni assunti dalla Regione Paca, alla presenza appunto degli Enti locali, al fine di rendere pubblica la presa di posizione.
All’invito hanno risposto tanti primi cittadini, una rappresentanza del Comune di Ventimiglia, presente con l’assessore al bilancio, il Comune di Cuneo con il consigliere Gigi Garelli e – come anticipato – numerose associazioni.
Dall’incontro non è emersa nessuna sostanziale novità, come ci conferma Ugo Sturlese, referente del Comitato cuneese delle ferrovie locali presente stamane a Breil: “è stato confermato quello già era noto: sono stati presi impegni corrispondenti ai 29 milioni di euro per la parte italiana e ai 15 milioni per quella francese, in quanto sono stati dimezzati i contributi della Regione Paca. Sono stati anche confermati i lavori di miglioramento della linea, a partire dalla galleria del Colle di Tenda e su tutto il percorso.
Per questo motivo sono stati annunciati periodi di chiusura della linea, in cui saranno previsti autobus sostitutivi, ma le date non sono ancora state precisate.
L’aspetto più inquietante – aggiunge Sturlese - è che le Ferrovie francesi hanno definito la Cuneo-Nizza una ‘piccola ferrovia di montagna’. Parole alle quali abbiamo replicato ricordando che stiamo parlando di un’importante linea internazionale, come sarà dibattuto nell’incontro intergovernativo italo-francese di dicembre.
Ora si tratta di rendere ufficiali gli impegni della Regione Paca, e si andrà avanti cercando di fare pressione, attraverso un’associazione di Comuni, vigilando sull’attuazione del programma e, possibilmente, migliorarlo.
Non si è parlato, invece, dell’importante aspetto del numero di corse, ma perlomeno sono stati confermati gli impegni: ora siamo nelle mani della conferenza intergovernativa.
Non ci sono novità sostanziali. – ha concluso Sturlese – Ovviamente guardiamo con preoccupazione alla differenza di vedute sulla linea: tra ‘piccola ferrovia di montagna’ e ‘importante linea internazionale’ c’è un po’ di differenza”.

mercoledì 5 ottobre 2016

Più treni Più bici per la Cuneo Nizza - Comunicato Stampa Comitato Ferrovie Locali e Fiab Cuneo Biciingiro



COMUNICATO STAMPA
Il  Comitato Ferrovie Locali di Cuneo e  FIAB Cuneo Bicingiro, con gli amici  francesi dei Comitati per la Cuneo-Nizza e con gli amici del Comitato Biancheri di Ventimiglia, organizzano una manifestazione mercoledi 12 ottobre in Valle Vermenagna e in Valle Roja per ricordare la difficile situazione in cui versa la linea ferroviaria Cuneo Ventimiglia Nizza. Un gruppo di ciclisti partirà in bicicletta da Cuneo per Limone, dove prenderà il treno che va a Ventimiglia, con  il maggior numero possibile di biciclette, con destinazione Breil per l’incontro con le autorità locali e i Comitati francesi e liguri.
La situazione della linea è ancora appeso ad un filo: continuano ad esserci solo due corse da Cuneo e due da Ventimiglia,  con orari poco utili, specialmente per liguri e francesi;  i francesi hanno al momento dimezzato i già pochi fondi promessi per le necessarie opere di manutenzione; il rinnovo del trattato internazionale non sembra aver superato lo stadio della bozza in mano a qualche funzionario ministeriale romano; da un mese circa un solo “Minuetto” percorre la tratta, in quanto la coppia di due “Minuetti” che ha sempre percorso la Linea, per motivi di sicurezza, è stata ridotta ad  una sola motrice.
La collaborazione per  l’evento del  12 ottobre prossimo tra Il  Comitato Ferrovie Locali di Cuneo e la FIAB Cuneo Bicingiro è molto importante ed è la dimostrazione che, nonostante tutto, la linea è fondamentale per il nostro territorio e  nessuno ha intenzione di mollare.
La linea Cuneo Nizza rappresenta anche  una risorsa fondamentale per realizzare una mobilità sostenibile e percorsi cicloturistici : infatti proprio in questa tratta è previsto il passaggio della ciclovia Eurovelo 8 che parte da Cadice e arriva ad Atene. Eurovelo  è un importante  progetto europeo, già in parte realizzato, di una rete cicloturistica che attraversa  l’Europa in lungo e in largo e ha lo scopo di creare percorsi  sicuri per i turisti in bicicletta.
L’appuntamento è per Mercoledì  12 Ottobre alle 12 davanti alla stazione di Cuneo per una pedalata fino a Limone ad attendere il treno partito da Cuneo alle 14 e 41, sul quale potranno salire coloro che non faranno uso  della bicicletta. Davanti alla stazione ci si  raduna per pubblicizzare l’evento e poi, con il maggior numero di biciclette possibile, si  sale sul treno con destinazione Breil. Si scende a Breil e si organizza una manifestazione con tutti gli amici francesi e italiani che vorranno partecipare. Si riparte per Cuneo col treno che arriva da Ventimiglia con partenza da Breil alle 19,17. Arrivo previsto a Cuneo alle ore 21,15.
Tutti  i cittadini sono invitati a partecipare
Comitato Ferrovie Locali di Cuneo e  FIAB Cuneo Bicingiro

venerdì 23 settembre 2016

Il treno a emissioni zero di Alstom

Il treno a emissioni zero di Alstom


Nasce il treno a emissioni zero. Alimentato da celle a combustile a idrogeno, la sua unica emissione è costituita da vapore e acqua di condensa, funzionando inoltre con un basso livello di rumore. Si chiama Coradia iLint ed è stato presentato da Alstom (il costruttore) a Innotrans, la più grande fiera al mondo del settore ferroviario che si tiene a Berlino da 20 al 23 settembre.
Nonostante i numerosi progetti in corso in diversi Paesi, una parte significativa della rete ferroviaria europea resterà priva di elettrificazione nel lungo periodo. In molti Paesi, il numero di treni diesel in circolazione è tuttora elevato - più di 4mila carrozze in Germania, ad esempio e oltre 1.500 in Italia.
In Italia i binari non elettrificati superano i 10mila chilometri (circa 20mila in Germania). In molti Paesi, il numero di treni a trazione diesel in circolazione è ancora alto, con la necessità di rinnovarli nei prossimi 5-20 anni.


In questo scenario arriva Coradia iLint, un nuovo treno regionale a zero emissioni di CO2 che rappresenta un'alternativa al diesel. Alstom è tra i primi produttori al mondo a sviluppare un treno passeggeri basato su questa tecnologia.Per semplificare al massimo l'implementazione di Coradia iLint per gli operatori, Alstom offre un pacchetto completo costituito dal treno e dalla manutenzione, oltre all'intera infrastruttura dell'idrogeno, tutto da un unico fornitore grazie all'aiuto dei partner.
Questo lancio fa seguito alle lettere d'intenti firmata nel 2014 con gli Stati federati tedeschi di Bassa Sassonia, Renania Settentrionale-Vestfalia, Baden-Württemberg e le Autorità del trasporto pubblico dell'Assia, per finanziare di una nuova generazione di treni senza emissioni equipaggiati con celle combustibili.
Coradia iLint sarà prodotto a Salzgitter, in Germania, il più grande sito di Alstom. La Germania è il punto di partenza ideale per la tecnologia a idrogeno, poiché i clienti richiedono sempre più prodotti innovativi ed ecologici e le autorità dei trasporti spingono per l'implementazione di tecnologie di trasporto regionale a zero emissioni. La sfida per Alstom è convincere nuovi Paesi a puntare su questo treno.
Alstom, multinazionale francese, vanta una forte presenza industriale anche in Italia, la cui attività è basata sugli stabilimenti di Savigliano (Cuneo), Sesto San Giovanni (Milano) e Bologna. In questo momento Alstom Italia è impegnata nella realizzazione dei nuovi treni regionali per Trenitalia e dei treni ad alta velocità Pendolino per Ntv.

sabato 17 settembre 2016

Incredibile silenzio sulla Cuneo-Nizza Lettera di Ugo Sturlese. Pubblicata su La Stampa del 16/09/2016

Incredibile silenzio sulla Cuneo-Nizza
 
in questi ultimi giorni si sono susseguiti importanti incontri istituzionali  (mi riferisco al tavolo dei Parlamentari, convocato dal Ministro Costa e alla gloriosa e glorificata discesa di Matteo Renzi nel contado di Cuneo) sulle tematiche più rilevanti che interessano la Provincia di Cuneo (oltre che per parte renziana sulle tematiche della “Deforma costituzionale”). Devo rilevare, senza alcuna sorpresa, che non una parola è stata dedicata al futuro della linea ferroviaria Cuneo-Nizza (ed al raddoppio dei binari sulla Cuneo-Fossano) proprio mentre si veniva a conoscenza della decisione del Presidente del PACA Estrosy di dimezzare il finanziamento da parte francese per i lavori di manutenzione. Pochi giorni prima erano state date ampie rassicurazioni da Parlamentari del Pd che miravano a tranquillizzare l’opinione pubblica sulla prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza della Linea grazie (fra le righe) al loro interessamento, mentre è a tutti noto che questo risultato è stato frutto soprattutto dell’impegno dell’Assessore regionale Balocco e delle forti pressioni dell’opinione pubblica cuneese. Nei succitati incontri di tutto si è parlato (al primo posto ovviamente l’Aeroporto di Levaldigi, cui vengono applicate le più sofisticate tecniche di rianimazione a spese della collettività) fuorchè del trasposto ferroviario con particolare riferimento alle due tratte citate. Non è qui il caso di sottolineare l’importanza strutturale sia dal punto di vista economico che culturale, ambientale e sociale della Linea che unisce la capitale del Piemonte a quella della Costa azzurra e alla Riviera di Ponente: l’indifferenza delle classi dirigenti cuneesi non può che essere frutto della secolare carenza di Jodio, che, come tutti hanno appreso dallo storico Piero Camilla, genera pesanti conseguenze sulle capacità cognitive degli esposti, specie se già affaticati intellettualmente da pesanti impegni istituzionali.
Ugo Sturlese
Comitato Ferrovie Local

mercoledì 7 settembre 2016

Documentazione sul TLR pubblicata sul sito della Provincia

Al seguente link:  http://vfs.provincia.cuneo.it/?page_id=53141

tutta la documentazione presentata alla Provincia dalla ditta Wedge Power per l'ottenimento della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Il link è pubblicato dalla provincia sul proprio sito.

mercoledì 31 agosto 2016

martedì 30 agosto 2016

mercoledì 29 giugno 2016

La Cuneo - Asti non sarà completata La Stampa del 28/06/2016

Al seguente indirizzo l'articolo de La Stampa che riguarda l'argomento in oggetto:

CN-AT La Stampa 28/06/2016

Commento:
Complessivamente una conferma alle nostre tesi per quel che riguarda la inutile circonvallazione di Cuneo e i clamorosi errori nella scelta del tracciato autostradale della Cuneo-Asti (la famosa Z rovesciata). 
Anche se, come sempre, aver ragione dopo non serve molto e lascia l’amaro in bocca.

domenica 19 giugno 2016

La Stampaweb e Tragatocn sulla staffetta Cuneo - Ventimiglia

Ai seguenti links articoloi e foto:

Staffetta Cuneo - Ventimiglia la Satmap.it

Staffetta Cuneo - Ventimiglia Targatocn

Foto di Ezio Bertaina sulla staffetta podistica Cuneo - Ventimiglia

Sei stato invitato a visualizzare l'album di foto di Ezio Bertaina: STAFFETTA PODISTICA CUNEO VENTIMIGLIA PER LA FERROVIA E PER LA LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
STAFFETTA PODISTICA CUNEO VENTIMIGLIA PER LA FERROVIA E PER LA LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
18 giu 2016
di Ezio Bertaina
Staffetta organizzata dal Comitato ferrovie locali di Cuneo per sostenere il rinnovo della convenzione italo-francese per la gestione della ferrovia Cuneo-Nizza (della quale il Parlamento italiano ed il Governo sembrano essersi dimenticati) e per la libertà di circolazione delle persone (e non solo delle merci) a fronte dei gravi provvedimenti assunti contro i migranti e chi li sostiene al confine di Ventimiglia.
Messaggio da Ezio Bertaina:
Ecco alcune foto della staffetta...
Se riscontri delle difficoltà nella visualizzazione di questa email, copia e incolla quanto segue nel tuo browser:
https://picasaweb.google.com/lh/sredir?uname=113041213551917533259&target=ALBUM&id=6297849273087546657&authkey=Gv1sRgCLrqt9H4hbv9zwE&invite=CJvvzOcL&feat=email
Per condividere le tue foto o ricevere notifiche ogni volta che i tuoi amici condividono le proprie immagini, crea il tuo account Picasa Web Album gratuito.

mercoledì 15 giugno 2016

Sabato 18 alle 8 parte dalla Stazione di Cuneo la staffetta podistica a sostegno dalla linea Cuneo - Nizza

Sabato 18 alle 8 parte dalla Stazione di Cuneo la staffetta podistica per sostenere il rinnovo della convenzione italo-francese per la gestione della ferrovia Cuneo-Nizza (della quale il Parlamento italiano ed il Governo sembrano essersi dimenticati) e per la libertà di circolazione degli uomini (e non solo delle merci) a fronte dei gravi provvedimenti assunti contro i migranti e chi li sostiene al confine di Ventimiglia. SAREBBE BELLO CHE ALLA PARTENZA CI FOSSERO MOLTE PERSONE, ANCHE SE NON SEGUIRANNO LA STAFFETTA, PER DIMOSTRARE L’ATTACCAMENTO DEI CUNEESI ALLA STORICA LINEA FERROVIARIA. Ci troviamo tutti alle 7,30 per salutare la partenza dei primi due staffettisti, Mario Tible e Alberto Collidà.
Alle 18,10 presso la stazione di Ventimiglia ci riuniremo con i protagonisti della Velorution dei NobordersXXmiglia che giungeranno da Breil-Menton dopo aver percorso in bici la Valle Roya per protestare contro il volto disumano di questa Europa nei confronti dei migranti. 
 
Dagli amici francesi:
 
Le 18 JUIN est une date en France dédiée à l'honneur et la dignité.
C'est dans cet esprit que des militants sportifs courageux vous appellent à participer et/ou soutenir, comme vous le pourrez,
SAMEDI 18 JUIN
les ACTIONS sportives et solidaires prévues.

*** Nos amis et partenaires du Comitato ferrovie locali di Cuneo organisent une course-relais de Cuneo à Ventimiglia en soutien à notre ligne de train, parce que nous sommes un territoire frontalier et que nous défendons l'esprit de notre ligne de ferroviaire qui nous permet de nous donner la main, de nous tenir fortement les mains par ces temps houleux : "LA NIZZA CUNEO UNISCE",  ils courent aussi pour en appeler à la liberté de circulation des personnes et pour les réfugiés - contre le sort indigne qui leur est réservé par nos pays.
Nous sommes debouts, nous pensons, nous marchons, nous courons, et ce sont nos valeurs toujours plus fortes qui nous tiennent ensemble, unis par delà les frontières.

Vous trouverez dans le communiqué du Comitato (ci-dessous en copié-collé avec sa traduction en français, et en lien sur notre blog, ainsi que sur notre page Facebook) un extrait d'un poème-chant du grand chanteur-poète-cheminot piémontais Gian Marie Testa, disparu il y a deux mois, qui évoque d'une manière si poignante le sort réservé chez nous aux réfugiés.
Notre Comité franco-italien demande aux citoyens et aux équipes municipales de faire le meilleur accueil au passage des coureurs et de les encourager, et pour les plus courageux-euses, vous pouvez bien sûr faire un bout de chemin en courant avec eux.

8.00 CUNEO
8.50 BORGO S. DALMAZZO
9.00 ROCCAVIONE
9.20 ROBILANTE
10.00 VERNANTE
10.40 LIMONE-CONFINE
12.15 COLLE DI TENDA
13.15 VIEVOLA-TENDA
13.40 TENDA-LA BRIGUE
14.15 LA BRIGUE
14.30 SAINT DALMAS
15.10 FONTAN
15.50 BREIL
16.40 OLIVETTA SAN MICHELE
17.00 AIROLE
17.40 BEVERA
18.10 VENTIMIGLIA
FFRA
TEMPO
ORARIO ARRIVO
PARTENZA CUNEO
8.00
1.      CUNEO-BORGO S.DALMAZZO
50'
8.50
2.      BORGO S. DALMAZZO-ROCCAVIONE
12'
9.02
3.      ROCCAVIONE-ROBILANTE
18'
9.20
4.      ROBILANTE-VERNANTE
42'
10.02
5.      VERNANTE-LIMONE
40'
10.42
6.      LIMONE-CONFINE
60'
11.42
7.      CONFINE-COLLE DI TENDA
35'
12.17
8.      COLLE DI TENDA-VIEVOLA
60'
13.17
9.      VIEVOLA-TENDA
24'
13.41
10.  TENDA-LA BRIGUE
35'
14.16
11.  LA BRIGUE-SAINT DALMAS
15'
14.31
12.  SAINT DALMAS-FONTAN
40'
15.11
13.  FONTAN-BREIL
39'
15.50
14.  BREIL-OLIVETTA
50'
16.40
15.  OLIVETTA-AIROLE
17'
16.57
16.  AIROLE-BEVERA
45'
17.42'
17.  VENTIMIGLIA-BEVERA
28'
18.10'