mercoledì 27 agosto 2014

Convegno a Cavallermaggiore il 6 settembre

Interessante convegno sulla mobilità ferroviaria sabato 6 settembre a Cavallermaggiore.
Collegati al link per scaricare la locandina

Covegno mobilità Cavallermaggiore

domenica 17 agosto 2014

Volantino in distribuzione sui treni nel mese di Agosto



ANCORA UNA DICHIARAZIONE, L’ENNESINA, DEL MINISTRO LUPI A FAVORE DELLA CUNEO-NIZZA
Martedì 5 agosto il Ministro Lupi, in un incontro con l’Assessore regionale ai Trasporti Balocco, la senatrice Patrizia Manassero e la deputata Chiara Gribaudo, ha confermato l’inserimento dei 29 milioni per la manutenzione della linea nel decreto “Sblocca Italia”. La notizia era già nota visto che del decreto ne avevano parlato i giornali il giorno precedente.
Non può che farci piacere il tentativo della delegazione piemontese di stanare il Ministro su questa questione e di vigilare, come è stato dichiarato, che in sede di conversione in legge del decreto non si verifichino stravolgimenti, ma vorremmo che i nostri rappresentanti in Regione e in Parlamento non sprecassero in futuro troppi ringraziamenti  per Lupi che da più di otto mesi sta facendo promesse non mantenute. La sua dipendenza dai vertici di Trenitalia è fin troppo evidente e non ci lascia affatto tranquilli. Trenitalia, infatti, continua in modo netto a lavorare per la chiusura della linea e fa di tutto per disincentivare il suo utilizzo. Due esempi: a un torinese che vuole andare a Ventimiglia e non specifica che vuole passare per Cuneo, viene dato un biglietto che lo fa passare da Savona, sempre lo stesso torinese che vuole passare per Cuneo ed andare a Nizza non gli viene dato un biglietto per Nizza ma per Ventimiglia, arrivato in quella stazione va in biglietteria per il biglietto Ventimiglia-Nizza.
E intanto l’estate sta finendo, come diceva una canzone di molti anni fa, e nel periodo in cui questa tratta avrebbe potuto dare il maggior servizio ai cittadini sono rimaste due corse giornaliere da Cuneo e due da Ventimiglia. L’aggiunta di un treno Sabato e Domenica da luglio non ha cambiato la situazione: parte alle 6,51 da Cuneo, teoricamente consente ai torinesi di andare a Ventimiglia, ma dovendo partire verso le 5 e trenta da Torino con ritorno a Cuneo da Ventimiglia verso le 16 e trenta. Un po’ presto per chi vuole passare una giornata al mare!!
I treni giornalieri danno un piccolo servizio solo ai cuneesi, che possono andare e tornare in giornata, sono scomodissimi per i torinesi che non hanno coincidenze degne di questo nome e assolutamente inutili per liguri e francesi che vogliono passare una giornata a Cuneo. Il treno parte da Ventimiglia verso le 10 e trenta, ritorna alle 14 e tredici e consente un’ora di visita alla città. Purtroppo sono mesi che diciamo queste cose. Le facilitazioni messe in piedi congiuntamente da Regione Piemonte e  dalle Associazioni del commercio di Cuneo rischiano di non aver futuro se tutto continua così.
Non possiamo che riproporre quanto da mesi chiediamo, indispensabili per salvare la Cuneo-Nizza:
Ø  SUBITO UN TRENO IN PIU’ TUTTI I GIORNI ALLE 8 DEL MATTINO DA VENTIMIGLIA CHE FACCIA IN SENSO INVERSO LE STESSE CORSE DI QUELLO CHE PARTE DA CUNEO ALLE 7,51: AVREMMO 4 TRENI IN PARTENZA DA CUNEO E 4 DA VENTIMIGLIA. QUESTO LO SI POTREBBE FARE, IN MANCANZA DI DISPONIBILITA’ FINANZIARIE DELLA REGIONE PIEMONTE, CON IL TRASFERIMENTO DI CORSE DALLA TORINO-GENOVA, IPOTESI QUESTA AVANZATA ORMAI DA MESI E MAI SERIAMENTE PERCORSA.
Ø  STANZIAMENTO DA PARTE DEL GOVERNO ITALIANO DEI 29 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DELLA LINEA, PROMESSO DA MESI E MAI ATTUATO.
Ø  REVISIONE DEI TRATTATI TRA FRANCIA E ITALIA: E’ IMMOTIVATA LA LENTEZZA CON CUI VANNO AVANTI LE TRATTATIVE
Ø  RIATTIVAZIONE DELLA OFFICINA PRESSO LA STAZIONE DI CUNEO
IL COMITATO FERROVIE LOCALI DI CUNEO

Linea Ferroviaria Cuneo-Ventimiglia a cura di Paolo Lombardi di Mondovì.

Un bellissimo lavoro nell’ambito della varie iniziative legate alla conservazione della Linea Ferroviaria Cuneo-Ventimiglia a cura di Paolo Lombardi di Mondovì.
 
Ecco di seguito i link:
 
 
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venerdì 1 agosto 2014

DOCUMENTO SULLA MOBILITA' CICLABILE DI CUNEO

    Ultimamente il comune di Cuneo ha provveduto con un contributo di € 60.000,00 al rifacimento della segnaletica orizzontale di parte delle piste ciclabili della città. Questi lavori, per noi non rappresentano che l'inizio di un Piano organico di ciclabilità sostenibile, avendo rilevato visivamente un aumento progressivo di utilizzatori di questi percorsi.
    Come componenti del forum della mobilità di Cuneo, dopo che nella V commissione è stata presentata la bozza sulla futura mobilità ciclabile della città e presa visione sia dell’attuale situazione (non sono molte le piste ciclabili presenti sul suolo cittadino che possono essere definite tali) che di quella futura (di cui però non possiamo che auspicare la realizzazione), ci impegniamo ad essere vigili ed attenti per  verificare il mantenimento delle promesse fatte.
    Analizzando lo stato di fatto, richiediamo i prossimi investimenti riguardo a:
- le due piste ciclabili ciliari che dovrebbero terminare in piazza Torino e che oggi si perdono lungo i marciapiedi di Corso Kennedy e Corso Giovanni XXIII°;
- la realizzazione di una ciclabile parallela a Corso Nizza (simile a quella di via Gobetti e Via Bassignano) posta tra corso Nizza e viale Angeli in prosecuzione di quella esistente lungo piazza D'Armi;
- il completamento dei collegamenti con le frazioni;
- il miglioramento dei raccordi che tagliano trasversalmente la città, che attualmente sono ancora insufficienti,
- il completamento della pista ciclabile lungo l’asse centrale nella parte alta città (quartiere di Cuneo Nuova) che genera spesso, tra i ciclisti più indisciplinati il passaggio sotto i portici.
    Un altro punto importante  che è stato discusso è un finanziamento costante all’ufficio biciclette, cui compete la mobilità cittadina. Tale cifra, consistente in un budget annuale, sarà uno dei punti su cui ci impegneremo affinché la giunta provveda in merito. Solo con un investimento protratto nel tempo la città e i suoi abitanti potranno godere di una migliore qualità di vita.
    Tornando alle piste ciclabili dobbiamo fare presente che i nuovi investimenti dovrebbere essere mirati alla diminuzione della pericolosità di alcuni percorsi (il recente lavoro all’angolo fra corso Nizza e corso Dante, che ha eliminato l’incongruenza per cui la ciclabile passava davanti al parcheggio a pettine con interferenza reciproca e rischio d’incidenti, è stato positivo). Occorre anche tenere presente che l’inquinamento aereo da veicoli si abbatte esponenzialmente, adottando soluzioni adeguate: ad esempio la ciclabile di via Gobetti/Bassignano  espone i ciclisti a un carico inquinante minore rispetto a quella di Corso Nizza.
   A questo proposito, facciamo notare, che nel traffico cittadino chi va in bicicletta, respira almeno due volte meno smog rispetto a chi sceglie l’automobile. Ancora più protetti i polmoni dei pedoni, con un’esposizione ridotta da due a cinque volte rispetto agli automobilisti. Un traguardo che, però, può essere raggiunto anche su due ruote, scegliendo i percorsi giusti. Non si tratta di una nostra opinione, ma di dati serissimi, rilevati da uno studio firmato dalla rete di sorveglianza della qualità dell’aria dell’Ile de France (Airparif sito web: http://www.airparif.asso.fr/ ). Secondo i ricercatori, infatti, a “salvare” chi rinuncia alle quattro ruote è la possibilità di spostamenti che consentono di allontanarsi, anche se temporaneamente, dagli ingorghi e dalle zone più inquinate. Una possibilità che gli automobilisti non hanno.
    Per raccogliere i dati, l’Airparif ha messo a punto una bicicletta equipaggiata con una presa d’aria all’altezza del naso del ciclista e apparecchiature per misurare l’ossido di azoto e le polveri sottili. Si è scoperto così che i ciclisti spostandosi su aree vietate alle auto - piste ciclabili, corsie preferenziali degli autobus, marciapiedi - evitano di respirare le concentrazioni più elevate di smog. Imboccando, per esempio, una pista ciclabile su un tratto del Lungosenna l’esposizione all’inquinamento del ciclista è ridotta dal 30% a 45% rispetto allo stesso ciclista che resta nel normale flusso del traffico.
   «Già si pensava - spiegano i ricercatori dell’Airparif *- che il fatto di allontanarsi dal traffico portasse benefici al ciclista. Ma non ci aspettavamo dati così evidenti». Per gli automobilisti il problema è lo smog che si accumula nell’abitacolo: si concentra più lentamente ma ristagna a lungo, e costringe guidatori e passeggeri a respirare “aria malata”.    
   Per questi motivi un futuro investimento potrebbe essere anche quello di dotare la città di piccole stazioni di rilevamento delle polveri sottili (esistevano quelle mobili dell’Arpa ma sono sparite forse per non allarmare troppo la popolazione?), che  pubblicati potrebbero essere scaricabili da smartphone e pc.
    Infine riteniamo importante richiamare tutti gli automobilisti, ciclisti e pedoni, al rispetto del codice della strada e delle regole che sembrano ormai finite nel dimenticatoio. Essere di esempio verso le future generazioni è l’unica via per sperare in una città sostenibile domani.