venerdì 27 aprile 2018

Bicincittà presenta [TO]GETHER: la promozione per i gruppi

Bicincittà presenta [TO]GETHER: la promozione per i gruppi

La primavera è esplosa con i suoi colori e i suoi profumi e porta con sé il desiderio di vivere la città, i suoi divertimenti, le sue proposte culturali, i luoghi e gli spazi che offre, non solo per i cittadini, ma anche per chi la visita come turista.
Per questo BicinCittàBip Cuneo lancia una nuova promozione che si rivolge ai gruppi di persone che desiderano vivere la città in modo alternativo, sostenibile, conviviale e, soprattutto, condiviso.

[TO]GETHER è la nuova promozione che offre la possibilità di acquistare gli abbonamenti di breve durata ad un prezzo agevolato, dando così la possibilità a più utenti di condividere non solo interessi, divertimenti e tempo libero, ma anche un mezzo come la bicicletta ideale per muoversi in città nelle belle giornate di sole o nelle calde serate primaverili.
La nuova promozione [TO]GETHER fornisce uno sconto sull’acquisto degli abbonamenti di breve durata, ovvero 4FORYOU e 8FORYOU.
Il primo abbonamento 4FORYOU sarà acquistato al costo di €5,00. Gli altri abbonamenti per i membri del gruppo saranno in vendita al costo di € 3,00. S
Stessa modalità per l’abbonamento 8FORYOU: il primo abbonamento sarà acquistato al costo di €8,00, i successivi a €5,00.

La promozione, valida fino al 30 settembre 2018, non prevede un numero massimo di acquisti al prezzo agevolato ed è disponibile presso le rivendite autorizzate.



Città di Cuneo
Ufficio Stampa

giovedì 26 aprile 2018

Altritasti Cuneo, Langhe e Roero n° 96 - Anno III - Giovedì 26 Aprile 2018

Invito a partecipare all'iniziativa del 1° Maggio dall'Associazione di promozione sociale

Altritasti Cuneo, Langhe e Roero n° 96 - Anno III - Giovedì 26 Aprile 2018


cura del Comitato Ferrovie locali di Cuneo.
La delusione e lo sconcerto per la mancata riapertura della ferrovia prevista per il primo Maggio sono già dietro le spalle. Se le Istituzioni non sono capaci a gestire un problema tutto sommato semplice, i cittadini faranno da soli. Abbiamo deciso di riaprire lo stesso la linea ...
Martedì 1 Maggio l'incredibile storia della ferrovia Cuneo-Nizza conoscerà un nuovo capitolo.
I treni li portiamo noi.
Una grande giornata di mobilitazione per  manifestare la nostra protesta contro la mancata riapertura della ferrovia,  che doveva avvenire il 1° maggio ed invece è stata spostata al 13 Luglio a  causa della mancata disponibilità delle ferrovie francesi (SNCF), che hanno  giustificato tale decisione con speciose argomentazioni in particolare la  concomitanza con gli scioperi in corso da parte dei ferrovieri francesi.  Inoltre nell'ultima riunione in Comune, la Regione sembra mettere i  discussione l'aumento delle corse A/R da 2 a 4, come era stato promesso.
Il ritrovo è previsto per Martedì 1 Maggio alla stazione di Cuneo alle 7,30 (treno per Limone ore 7,50 arrivo a Limone ore 8,28). Faremo una passeggiata per le strade di Limone che arriverà fino all'imbocco della galleria del traforo del Tenda. Il ritorno da Limone è previsto col treno delle 11,32 (arrivo a Cuneo alle 12,11). 
Invitiamo tutti a partecipare e a portare i propri treni, per chi non ne avesse andrà bene anche il fischietto del capostazione.

link:  http://www.altritasti.it/index.php/cuneo-e-provincia/3488-la-cuneo-nizza-riparte-dai-cittadini 

mercoledì 25 aprile 2018

Le due puntate su Piazza della Costituzione a cura di Angelo Bodino pubblicate su Cuneo Cronaca.


Le due puntate su Piazza della Costituzione a cura di Angelo Bodino pubblicate su Cuneo Cronaca.

1^ Puntata:  ANGELO BODINO - Possibile che tutta piazza della Costituzione a Cuneo - compreso il parcheggio sovrastante e quello sottostante con possibilità di circa 200 posti auto, realizzati come urbanizzazione primaria e secondaria dalla società o dalle società che hanno costruito i fabbricati del complesso Agorà, da via Bongiovanni sino a corso Gramsci - sia ancora di proprietà privata e non sia stata ceduta al Comune secondo quanto stabilito dalla convenzione del Pec, sottoscritta dalle parti contrattuali nel 1986? 

Non solo è possibile, ma è certo, considerata la risposta data in Consiglio comunale dall’assessore all’urbanistica Luca Serale il quale, a seguito di un'interpellanza presentata dal gruppo consigliare Cuneo per i Beni Comuni, ha ammesso che gli immobili risultano essere ancora di proprietà privata e che, per poterli disporre come patrimonio pubblico, è in corso un contenzioso con la stessa società? E’ il caso di esclamare a viva voce: incredibile, ma vero! 
Caro assessore Serale, se c’è un contenzioso in corso significa che c’è una causa in corso? E, se è così, possiamo sapere a quale studio legale è stata affidata la pratica al fine di risolvere la questione urbanistica o se la pratica è seguita dall’ufficio legale del Comune? 
Caro assessore Serale, ma dopo più di 30 anni dalla firma del Pec e relativa convenzione viene a dirci che le cose stanno proprio così e che "la colpa è del Bajon”, come cantavano Nilla Pizzi&Gino Latilla nel lontano 1953? E se la colpa non fosse del "Bajon", ma fosse di qualcun altro che nei vari decenni non avrebbe svolto in modo diligente il suo ruolo di “tutor” nell’interesse del Comune? Ma la società (o le società) che hanno realizzato le opere di urbanizzazione primaria e secondaria a scomputo degli oneri derivanti dalla costruzione dei fabbricati ultimati, prima di effettuare gli atti notarili di vendita delle singole unità facenti parte del complesso immobiliare, non erano forse tenuti a consegnare al Comune le opere ultimate e collaudate prima del rilascio dell’abitabilità, come precisato nella convenzione notarile allegata al Pec? 
Caro assessore Serale, dal momento che ciò non sarebbe avvenuto, dobbiamo supporre che gli alloggi, gli studi professionali, gli uffici Inail, la farmacia comunale e tutti i negozi siano stati venduti privi di certificato di abitabilità? Riteniamo che ciò non sia possibile e perciò siamo convinti che il certificato di abitabilità dell’intero complesso sia stato rilasciato dal Comune, nonostante che (ci pare) la convenzione del Pec imponga che lo stesso possa essere rilasciato solo dopo la consegna delle opere di urbanizzazione, ultimate e collaudate, come specificato nella convenzione allegata al Pec? E quindi, per quale motivo ciò non è avvenuto? 
Caro assessore Serale, considerato che, oltre all’urbanistica, lei ha anche le deleghe al commercio e alle manifestazioni, ci può dire se il Comune (che non è proprietario del suolo, che non è pubblico perché è di proprietà privata) richiede la tassa sull’occupazione del suolo in occasione di manifestazioni pubbliche o private o in occasione degli spazi occupati dalle bancarelle del mercato ortofrutticolo che settimanalmente si svolge ogni sabato sotto il porticato della piazza? 
Caro assessore Serale, curiosità per curiosità, dopo il danno si potrebbe aggiungere la beffa del disposto dell’art. 934 del codice civile che recita “qualunque piantagione, costruzione od opera esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario di questo”? E, sempre per curiosità, nel caso dovesse verificarsi un qualsiasi tipo di incidente derivante dall’uso e dall’occupazione del suolo, la responsabilità oggettiva ricadrebbe anche nei confronti del privato, proprietario dell’area? E se questo è da escludere, per caso, è stato sottoscritto un documento ufficiale ove risulti che la società proprietaria del sito autorizza l’uso pubblico della piazza non ancora ceduta? 
Caro sindaco e cari assessori, dopo quello che è successo, che sta succedendo e che potrebbe succedere, forse abbiamo capito perché la richiesta del finanziamento pubblico del “Bando Periferie” non abbia tenuto in considerazione piazza della Costituzione, che era la più titolata ad essere la "periferia di Cuneo” da riqualificare e migliorare, anche perché poteva disporre di un parcheggio sotterraneo a due piani per 200 posti auto a costo zero per la comunità. Ma così non è stato, perché la piazza non è ancora di proprietà comunale! 

2^ Puntata:

ANGELO BODINO - L’altra settimana è stato pubblicata la prima puntata della telenovela di piazza della Costituzione a Cuneo. Quindi che ne dite, cari lettori, se proseguiamo con la seconda puntata?
Con un po' di pazienza e perseveranza forse riusciremo a capire il perché e il per come via Einaudi e piazza della Costituzione non siano ancora di proprietà comunale e, continuando sempre con un po’ di pazienza e perseveranza, forse riusciremo ad ottenere risposte esaurienti dal sindaco Borgna e dagli assessori della sua giunta. Ma nell’attesa delle risposte, che se verranno saranno gradite, è bene ricordare che piazza della Costituzione, comprese le vie e le infrastrutture sovrastanti e sottostanti, doveva essere realizzata, ultimata, collaudata e ceduta al Comune dalla società o dalle società che hanno costruito il complesso immobiliare Agorà da via San Giovanni Bosco sino a corso Gramsci.
Il fatto è che, ad oggi, i cespiti risultano essere di proprietà privata e, piaccia o non piaccia, i cittadini di Cuneo dovrebbero avere il diritto di capire cos'è successo, cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere con questo fantomatico contenzioso fra il Comune e la società costruttrice, così come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Serale. Quindi, nell’interesse generale, possiamo permetterci di fare qualche domandina al riguardo, oltre quelle già espresse con la prima puntata della telenovela "piazza della Costituzione"?
Per esempio, curiosità per curiosità, possiamo sapere se la farmacia comunale ubicata in via Einaudi e acquistata dal Comune il 23 maggio 2005 per un valore di 433.333,33 più Iva di 86.666,67, per complessivi euro 520.000, aveva o non aveva il certificato di abitabilità e, dal momento che siamo curiosi, possiamo sapere se la società venditrice è la stessa che ha il contenzioso con il Comune?
E chi rappresentava allora il Comune nell’atto di acquisto, sapeva o non sapeva che nella convenzione del Pec l’abitabilità poteva essere concessa solo dopo l’avvenuta ultimazione delle opere di urbanizzazione ultimate in ogni loro parte? E, se lo sapeva, come è stato possibile spendere quella cifra a favore della società venditrice? E nel caso l’abitabilità non ci fosse, come sarebbe stato possibile stipulare l’atto di acquisto in contrasto alle disposizioni definite nella convenzione allegata al Pec? E se per caso così fosse (ovviamente speriamo di no!), con le leggi attuali l’immobile potrà essere alienabile, considerato che i notai ne richiedono l’abitabilità?
Caro sindaco Borgna, per avere maggiori delucidazioni perché non chiedere l’opinione agli assessori Mauro Mantelli, Patrizia Manassero, Guido Lerda e Domenico Giraudo che erano già assessori nel periodo della giunta Valmaggia?
Caro assessore ai Fabbricati e Rigenerazione urbana Mantelli, quando lei era assessore all’Urbanistica nella giunta Valmaggia era o non era edotto di tale situazione e quale è stata l’azione dell’assessorato in quel periodo a tutela dell’interesse pubblico?
Cara vicesindaco ed assessore al Bilancio Manassero, ci può chiarire se la società che ha realizzato il parcheggio di circa 200 posti con accesso nella zona sottostante via Einaudi - considerato che non è stato ceduto al Comune, ma continua ad essere di proprietà privata - paga o non paga l’Imu al riguardo? E ci può dire anche perché il fabbricato costruito con i fondi del Comune è utilizzato solo nella zona porticata e non nella zona del piano primo con accesso dalla scala che si diparte da via Einaudi? Per caso sarà dovuto al fatto che non risultano le schede planimetriche e le rendite catastali perché la proprietà del terreno su cui insiste il manufatto è ancora di proprietà privata?
Caro assessore al Legale e ai Contratti Lerda, dal momento che esiste un contenzioso in corso fra il Comune e la società proprietaria del sito, ci può dire se la pratica è stata affidata ad uno studio legale esterno o è seguita dall’ufficio legale del Comune? E considerato che nella giunta Valmaggia lei era assessore alla Mobilità, non era stato edotto sul fatto che una notevole parte di terreno utilizzato come parcheggio pubblico è censito come terreno agricolo "seminativo arborato irriguo"? Per caso, quel terreno continua ad essere accatastato agricolo per poterlo eventualmente utilizzare anche come tappa di transumanza di pecore a Cuneo?
Caro assessore alle Politiche giovanili e Smart City Giraudo, quando lei era assessore al Commercio nella giunta Valmaggia e ha inaugurato il mercato ortofrutticolo che si svolge nel sottoporticato della struttura realizzata dal Comune a seguito di un concorso pubblico, era o non era al corrente che il terreno sottostante è di proprietà privata e non pubblica?
Caro assessore alla Mobilità e alla Protezione civile Davide Dalmasso, come è possibile che il Comune possa utilizzare come parcheggio pubblico il terreno di proprietà privata se, per caso, non risultasse un documento ufficiale con l’autorizzazione all’uso pubblico da parte del proprietario del suolo? E, considerato che lei è anche assessore alla Protezione civile, se dovesse succedere qualsiasi tipo di incidente di chi sarebbe la responsabilità oggettiva, del Comune o del privato?
Cara assessora al Patrimonio Paola Olivero, com’è possibile che la struttura del porticato sovrastante la piazza non sia ancora accatastata come ente urbano di proprietà comunale e, se non è censito al Catasto come ente urbano, com’è possibile utilizzarlo ad uso pubblico ed eventualmente chiedere la tassa occupazione del suolo pubblico se pubblico non è?
Caro assessore all’Urbanistica Luca Serale, in questo momento la patata bollente ce l’ha lei in quanto assessore all’Urbanistica e quindi ci attendiamo un  suo forte impegno a cercare di risolvere la questione urbanistica nel più breve tempo possibile, semplicemente perché i cittadini di Cuneo hanno il diritto di capire se sarà e come sarà definito questo incredibile caso.
Concludiamo questa seconda puntata di "piazza della Costituzione" sperando che non si riveli una dannosa telenovela per gli interessi della città e per i suoi cittadini e, affinché questo non accada, caro sindaco Borgna, seguiremo con la massima attenzione la situazione con prossime puntate...
Angelo Bodino

lunedì 23 aprile 2018

Comunicato stampa del Comitato Ferrovie Locali

Gentile Direttore,
la parola che più rappresenta il pensiero del Comitato per la difesa delle ferrovie locali della provincia di Cuneo e dei Comitati francesi per la linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza è sconcerto.
Per l'ennesima volta alle parole non seguono i fatti. Le ferrovie francesi dopo aver dichiarato in più occasioni che i lavori straordinari di manutenzione, pagati con soldi italiani, procedevano regolarmente e avrebbero consentito la riapertura della linea alla data prevista di inizio maggio, hanno comunicato che a seguito degli scioperi in essere e di quelli futuri che interesseranno la linea ferroviaria francese i treni sulla Cuneo Ventimiglia ricominceranno il 13 luglio.
Per effetto dello sciopero l'unico treno che le ferrovie francesi hanno a disposizione per verificare i lavori sarà disponibile solo a fine giugno, ma non basta, sembra anche non disponibile la squadra di tecnici per collaudare i lavori fatti sulla linea. Dicono anche che l'Italia sta ritardando i pagamenti e che devono essere fatti ancora dei lavori dalle Ferrovie italiane.
Noi pensiamo che ci siano responsabilità sia da parte italiana che francese, e che questi ultimi si guardino bene di dire come stanno le cose.
Nei giorni scorsi a Vernante c'è stato un incontro tra le ferrovie francesi e quelle italiane, ma ovviamente nulla trapela. Le reazioni della Regione Piemonte alle decisioni francesi purtroppo si limitano ad una semplice presa d'atto, condita con frasi indignate. Peraltro l'Assessore Balocco è il solo a dire qualche cosa visto che da parte del Governo e Ministero italiani il silenzio è assordante.
Come se non bastasse, anche da parte italiana alle parole non sono seguiti i fatti: il raddoppio delle corse (quattro partenze da Cuneo e da Ventimiglia, anziché due) promesso in almeno due dichiarazioni pubbliche dall'Assessore regionale Balocco non ci sarà. Deludenti in questo senso sono state le affermazioni del funzionario della Regione presente alla Commissione consiliare del Comune di Cuneo in data 19 aprile.
Ancora una volta si vuole far credere che esistano problemi tecnici quando i problemi tecnici non ci sono. Ci sarà solo una corsa in più, andata e ritorno, nei fine settimana, come l'anno scorso.
Facciamo notare che si parla molto, e anche giustamente, di quanto sta succedendo al traforo del Tenda, ma qualche parola in più, visti gli evidenti collegamenti, potrebbe anche essere detta per la linea ferroviaria. A questo punto non solo i comitati, ma tutte le persone di buon senso, non riescono più a capire. Solo le amministrazioni locali sembrano disposte a mobilitarsi e in questo senso le iniziative che vedono come capofila il Comune di Roccavione sono molto importanti.
Il quadro globale comunque è desolante, i governi cosa aspettano a mettere mano ad una nuova convenzione? Cosa aspettano le ferrovie italiane a fare il minimo indispensabile per far funzionare decentemente la linea (quello che hanno combinato nell'organizzazione degli autobus sostitutivi grida vendetta)? Che cosa aspettano i parlamentari eletti nella nostra provincia a prendersi carico del problema?
Grazie,
il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo


martedì 17 aprile 2018

SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE APPROVAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO SULLE GRAVI PROBLEMATICHE CHE RITARDANO LA RIAPERTURA DELLA LINEA FERROVIARIA CUNEO-NIZZA

OGGI ALLE ORE 18 NELLA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE APPROVAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO SULLE GRAVI PROBLEMATICHE CHE RITARDANO LA RIAPERTURA DELLA LINEA FERROVIARIA CUNEO-NIZZA E NE METTONO IN DISCUSSIONE IL FUTURO.

SOLO UN GRANDE MOVIMENTO DI POPOLO E DELLE ISTITUZIONI, COSI’ COME AVVENUTO NEL 2013 E IN PRECEDENZA NEL 1979 PUO’ DARE UNA SVOLTA DECISIVA ALLA VICENDA.

INACCETTABILE IN PARTICOLARE IL RINVIO DELLA RIPRESA DELLE CORSE AL 13 LUGLIO CON LA INCOMPRENSIBILE GIUSTIFICAZIONE DELLO SCIOPERO DEI FERROVIERI FRANCESI CHE TERMINERA’ MOLTO PRIMA.

UGUALMENTE INCOMPRENSIBILE CHE IL 13 LUGLIO  POSSANO RIPRENDERE SOLO DUE CORSE A/R (più quella turistica estiva) E NON LE 4 CHE LA REGIONE PIEMONTE AVEVA DECISO DI FINANZIARE.

E’ NECESSARIO  E DECISIVO IN QUESTO MOMENTO CHE I CITTADINI ITALIANI E FRANCESI FACCIANO SENTIRE LA LORO VOCE IN MANIERA UNITARIA.

E’ NECESSARIO E DECISIVO CHE I CITTADINI ITALIANI E FRANCESE ORGANIZZINO UN PRESIDIO A NIZZA IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA INTERGOVERNATIVA DI META’ MAGGIO.

 

QUINDI PRESENZIAMO NUMEROSI OGGI ALLE 18 ALLA DISCUSSIONE-MANIFESTAZIONE NEL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO

 

UGO STURLESE Consigliere Comunale  e attivista del COMITATO FERROVIE LOCALI

venerdì 13 aprile 2018

Lavori di rifacimento dell’alberata di Corso

Lavori di rifacimento dell’alberata di Corso Brunet
 
Giovedì 12 aprile, fatto salvo avversità meteorologiche, saranno avviati i lavori di rifacimento dell’alberata di Corso Brunet. Questo intervento nasce tra la collaborazione del Rotary Club di Cuneo e l’Amministrazione Comunale.
Il Rotary ha donato 70 piante di alto fusto ( Acer Rubrum  var.“Scanlon” con foglie autunnali di color rosso) al Comune di Cuneo, per un valore di oltre € 18.000. L’Amministrazione Comunale si farà carico di abbattere le piante esistenti ( l’alberata ad oggi presenta diversi spazi vuoti ed è costituita per lo più da esemplari in cattive condizioni vegetative), estirpare le ceppaie e mettere a dimora i nuovi alberi.
È stata valutata con attenzione la possibilità di trapiantare alcune piante tra quelle attualmente esistenti sul Corso, ma tale operazione, per la sua onerosità e per l’alto rischio di non attecchimento, e’ risultata sconsigliabile ed anti economica.
Sul Corso Brunet saranno quindi piantumati 66 nuovi alberi ed i restanti quattro verranno messi a dimora  in Piazza Giardini Cottolengo su cui nei prossimi mesi si interverrà per una migliore sistemazione.
Il Comune ha  richiesto  un finanziamento alla Fondazione C.R.C. per la compartecipazione ai costi dell’intera operazione .
I lavori, tempo favorevole permettendo, saranno ultimati entro il mese di aprile. L’Intervento ha ricevuto il placet della 5° Commissione Consigliare e di quella per il Verde Urbano.
Nelle prossime settimane saranno avviati , sempre sul Corso Brunet, i lavori per la realizzazione della pista ciclabile che collegherà piazza Europa con il Viale degli Angeli.


giovedì 12 aprile 2018

Interpellanza a risposta orale su “Riapertura della Cuneo-Nizza il 1° Maggio: una speranza in parte disattesa


OGGETTO: Interpellanza a risposta orale su “Riapertura della Cuneo-Nizza il 1° Maggio: una speranza in parte disattesa”



Il sottoscritto Consigliere Comunale Ugo Sturlese, del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni,



AVENDO APPRESO



che con la riapertura della Linea ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza in data 1° Maggio le corse A/R rimarranno due, come prima dell’esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza, con l’aggiunta di una sola corsa turistica estiva A/R nei week-end, opportunamente anticipata all’inizio di Maggio rispetto agli scorsi anni, mentre era stato promesso dall’Assessorato Regionale il raddoppio del numero delle corse per tutti i giorni della settimana,



VENUTI A CONOSCENZA



che la regione Piemonte addebita questa inadempienza alla dichiarata impossibilità da parte della SNCF (Societé Nationale Chemins de Fer) di avere a disposizione fino al 1919 la squadra dei tecnici per il collaudo dei sistemi di sicurezza, realizzati con i lavori eseguiti negli ultimi otto mesi (argomento peraltro che dovrebbe valere anche per le due corse superstiti);

che peraltro da vie informali (da verificare) si apprende che SNCF addebita addirittura a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) la responsabilità di non aver approntato i dispositivi di sicurezza, la cui messa in opera spettava alla citata RFI,



CONSTATANDO



che sia da parte degli operatori ferroviari  italiani  che francesi e degli ambienti governativi e parlamentari di entrambi i Paesi non sembra esservi quell’impegno, che sarebbe necessario per realizzare un miglioramento urgente della Linea nell’interesse delle comunità italiane e francesi confinanti (come emerso per parte italiana nel recente incontro del Presidente della Provincia con alcuni Parlamentari sulle opere di interesse generale, fra le quali la stampa non cita la ferrovia in oggetto),



RITENENDO



che l’incontro intergovernativo della Commissione apposita (CIG), che si terrà nella seconda metà di Aprile, dovrebbe essere l’occasione per far pesare con forza una dura posizione da parte del Governo Italiano, della Regione Piemonte e della Regione PACA (favorevole all’opera), onde vincere le resistenze ancora presenti e non isolate in quanto rispondenti a logiche di privatizzazione e di deprivazione del trasporto su rotaia ancora dominanti contro ogni logica negli organismi europei,



INTERPELLA IL SINDACO



per sapere quali posizioni intenda assumere sul tema specifico, ma in particolare se intenda promuovere una vasta mobilitazione dell’opinione pubblica, delle Associazioni di Categoria, delle Associazioni ambientaliste, come si era avuta negli anni precedenti la riapertura della Linea nel 1979 o più recentemente nel 2013 quando si era profilata la corposa riduzione delle Corse realizzata dalla Giunta COTA nel Dicembre 2003 e si paventava addirittura la chiusura della Linea: ciò in accordo con la rete dei Comuni del Cuneese e dell’Imperiese, che dovrebbero rappresentare tutto il loro disappunto con una manifestazione unitaria sotto la Prefettura.

Ciò chiediamo nell’immediato senza dimenticare gli altri obbiettivi qualificanrti (resi ancor più attuali dai ritardi di durata imprevedibile nella realizzazione della seconda canna stradale), quali l’utilizzazione della Linea a fini di trasporto merci, la sua elettificazione, l’affascinante utilizzo del connubio treno+bici previsto dal Progetto Eurovelox.

       

  Cuneo,    8-4-2018                                           Ugo Sturlese Gruppo Cuneo per i Beni Comuni