lunedì 7 settembre 2020

“Io ritorno a scuola… a piedi o in bici” Uff. stampa Comune di Cuneo

“Io ritorno a scuola… a piedi o in bici”

Con i nuovi percorsi realizzati arriva a 20 km la rete di piste ciclabili cittadine

 

In vista di una ripartenza che sia davvero più sostenibile rispetto al passato, anche il ritorno a scuola e la ripresa delle attività ordinarie può essere sfruttato come occasione per imparare nuove buone abitudini, buone per sé e buone per l’ambiente. Utilizzare la bicicletta, o in alternativa andare a piedi, per recarsi a scuola o al lavoro è certamente una di queste. Ad ancora maggior ragione in un periodo in cui il distanziamento è la parola d’ordine.

In questi mesi il Comune di Cuneo ha lavorato alla realizzazione di nuove piste ciclabili per implementare la rete cittadina, permettendo di spostarsi in totale sicurezza, anche con i propri bambini, lasciando a casa l’auto. Proprio in vista della riapertura delle scuole il Comune invita tutti a spostarsi in maniera sostenibile, all’insegna della campagna “Io ritorno a scuola… a piedi o in bici”, nell’ambito del #Cuneopedalaecammina, e con una serie di interventi concreti volti a rendere sempre più facile e fruibile la mobilità ciclabile e pedonale.

 

Lunedì 14 settembre verrà inaugurata la ciclabile che collega le due piste, già esistenti, di via Bodina e corso Carlo Brunet, permettendo di raggiungere il centro di città dai quartieri di San Paolo e Cuneo Nuova. Nel complesso saranno 1,2 km di nuova pista, tutta protetta e in sede propria, ultimo tassello che va a completare il collegamento che attraversa tutta la città dal pizzo a monte, in totale sicurezza.

Con questo nuovo intervento arriva a 20 km la rete di piste ciclabili cittadine, rendendo Cuneo sempre più facilmente fruibile senz’auto e ancor di più “Città amica delle biciclette”, come recitano i cartelli stradali installati ad inizio anno, che richiamano automobilisti e cittadini a una maggior attenzione verso l’utenza debole della strada.

Nello specifico, sul fronte scuola, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di sensibilizzare il maggior numero di studenti, e i loro genitori, a scegliere la mobilità sostenibile, raggiungendo gli istituiti scolastici a piedi o in bici attraverso i percorsi già presenti e quelli che si stanno realizzando in questi mesi.

 

«In questo modo, affrontiamo due temi prioritari, la mobilità dolce e la ripartenza della scuole – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Cuneo, Davide Dalmasso -. Sul primo fronte, i lavori di potenziamento della rete ciclabile cittadina si inseriscono tra le azioni messe in atto per incentivare l’uso di mezzi alternativi all’auto privata. Questi comportamenti virtuosi, oltre ad essere delle buone pratiche da porre in atto nella propria vita quotidiana, è importante che, in questa fase di emergenza sanitaria, siano consolidati per garantire la tutela della salute dei cittadini. Per questo abbiamo lavorato per arrivare preparati alla riapertura delle scuole, anche per ciò che riguarda la mobilità. I ragazzi e le loro famiglie devono sapere che le strade cittadine sono sicure, che possono raggiungere la propria scuola a piedi o in bici, laddove le distanze lo consentano, e che possono farlo in tutta sicurezza».

 

Pista ciclabile Via C. Boggio-Cuneo Sud

 

La nuova ciclabile Cuneo Sud-Via C. Boggio era stata richiesta dal Forum Mobilità e da Cuneo per i Beni Comuni 5 anni fa. 

Vedi:

Dal Verbale del 11/11/2015

"Si definisce infine di redigere una serie di proposte per segnalare ancora una volta l’importanza di agevolare l’accesso al centro storico con i mezzi alternativi alle auto, mediante la costruzione di piste ciclabili: tra le più importanti il raccordo con il quartiere San Paolo, lungo Via Bodina, Via Dante Livio Bianco, Via Carlo Boggio, quelle dei Viali ciliari al centro storico, tutte riportate nel piano della “bicipolitana” a suo tempo presentato; la mancanza di nuovi stalli delle biciclette di più facile utilizzo (da installare in particolare nei pressi degli incroci in modo da evitare il parcheggio selvaggio e migliorare la visibilità alle auto in transito), il rifacimento della pista ciclabile in corso Nizza portandola a piano strada riducendo parcheggi e corsie, l’eliminazione dei parcheggi sulle testate di Corso Dante per introdurre le fermate del bus (proposto da Venturino),  la cartellonistica e la propaganda per dissuadere l’utilizzo dell’auto per entrare in città."

http://cuneoformobilita.blogspot.com/2015/12/interpellanza-risposta-orale-su.html 

 

LA GUIDA WEB 4-9-2020

La pista ciclabile sul marciapiede in via Carlo Boggio

Sono in corso i lavori per la realizzazione del nuovo tratto ciclabile nel quartiere di Cuneo Sud nel tratto tra via Boggio e via Bodina. La nuova pista occupa però gran parte del marciapiede lasciando uno spazio ridotto ai pedoni

Sono in corso in questi giorni i lavori per la realizzazione della nuova pista ciclabile in via Carlo Boggio. La realizzazione del tratto riservato alle biciclette su gran parte del marciapiede e lo spazio decisamente ridotto lasciato al passaggio pedonale sul lato in cui è presenta la ciclabile ha però sollevato più di una perplessità e proteste da parte dei residenti in via Carlo Boggio. La pista ciclabile rientra nel piano di “Azioni per la mobilità post-Covid” approvato dalla giunta comunale a inizio luglio nell’ambito del quale è prevista la realizzazione del collegamento alla rete ciclabile cittadina del quartiere Cuneo Sud attraverso un nuovo tratto di pista ciclabile, tracciata per il momento in via provvisoria, che transita in via Dante Livio Bianco, corso Vittorio Emanuele e via Carlo Boggio. L’intervento ha un costo complessivo di circa 120.000 euro, di cui 33.000 euro sono destinati alla sistemazione dell’isolato tra via Piave e corso Brunet e 22.800 euro alla nuova segnaletica orizzontale e verticale.

Enrico Giaccone

Contrarietà al mancato ripristino delle corse ferroviarie lungo le tratte Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano e alle riduzioni lungo le tratte Torino Cuneo e Fossano Limone ed istituzione di un coordinamento unitario provinciale per il sostegno al trasporto pubblico locale ed alle ferrovie regionali del cuneese.

 

Al Presidente del Consiglio Comunale di CUNEO                                                   Cuneo 5-9-2020

Dott. Alessandro Spedale

 

I sottoscritti consiglieri comunali Ugo STURLESE, Aniello FIERRO e Luciana TOSELLI del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni, presentano per la discussione nel CC del 22-23 Settembre 2029 il seguente OdG con Oggetto: Contrarietà al mancato ripristino delle corse ferroviarie lungo le tratte Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano e alle riduzioni lungo le tratte Torino Cuneo e Fossano Limone ed istituzione di un coordinamento unitario provinciale per il sostegno al trasporto pubblico locale ed alle ferrovie regionali del cuneese.

Il Consiglio Comunale di Cuneo,

PREMESSO CHE

In base all’articolo 7 comma 4 dello Statuto, “il Comune partecipa alle scelte per la localizzazione delle grandi infrastrutture e servizi e per il tracciato delle arterie di comunicazione nazionali ed internazionali che interessano anche indirettamente il territorio comunale.”

In base all’articolo 14 , invece, “Il comune promuove e partecipa alla realizzazione di accordi con gli enti locali della provincia caratterizzati da omogenee vocazioni economiche e sociali e da comuni tradizioni storiche e culturali, integrando la loro azione attraverso il confronto ed il coordinamento dei rispettivi programmi, per un armonico sviluppo e una concreta cooperazione e pianificazione urbanistica e territoriale.”

CONSIDERATO CHE

Durante il periodo di chiusura della maggioranza della attività produttive, altrimenti noto come lockdown, intercorso tra i mesi di Marzo e Maggio, la Regione Piemonte aveva ridotto buona parte delle corse di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, in considerazione del fatto che la gran parte della forza lavorativa e degli studenti era costretta a restare al proprio domicilio.

Se in quel preciso periodo era una scelta comprensibile  per il fatto che i convogli avrebbero viaggiato praticamente vuoti, oggi, con la prossima riapertura delle scuole e con la ripresa, consolidata, della maggioranza delle attività produttive, appare poco comprensibile la scelta della Regione di confermare la sospensione delle corse su tratte che invece sono decisive per la rete regionale ferroviaria cuneese, come la Cavallermaggiore-Bra (snodo cuneese per la Langhe) o la Saluzzo Savigliano,  e la riduzione delle corse sulla linea Fossano Limone, con l’ultima corsa per la celebre località alpina in partenza da Fossano alle 15.25, inaccettabile per il turismo nella vallata.

Inoltre, non va trascurato il taglio della corsa, lungo la linea Torino Cuneo, delle 23.25, che in diversi casi ha consentito ai cittadini cuneesi di poter rientrare al domicilio evitando il pernottamento nel capoluogo piemontese, e della prima corsa del mattino in partenza dal capoluogo provinciale.

Queste misure, unite al progetto di copertura dei binari per realizzare una Pista ciclabile sulla linea Cuneo-Mondovì, caldeggiato dalla stessa Regione, ci riportano al clima del 2013, quando la Giunta di Centro-destra presieduta da Roberto Cota decise il taglio di circa 535 Km di ferrovie locali sull’intero territorio regionale nonché la riduzione delle corse da otto a due sulla Cuneo-Ventimiglia in spregio a qualunque valutazione di tutela ambientale e alla conseguente necessità di ridurre il traffico su gomma a vantaggio di quello su ferro.

VISTO CHE

La Regione, in base all’articolo 1 della LR 1\2000, deve, tra i suoi obiettivi in fatto di trasporti pubblici locali:

“ a)  promuovere un equilibrato sviluppo economico e sociale del territorio regionale, elevandone l'accessibilità, in particolare nelle aree montane e collinari, e garantendo un'equa ripartizione dei benefici e dei costi diretti ed indiretti; b) raggiungere una maggiore qualità ambientale, riducendo i consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle attività di trasporto sul territorio, tutelando la salute dei cittadini e migliorando la sicurezza della circolazione;”

Sempre secondo la medesima legge (Art.3),

“I servizi minimi devono assicurare in particolare, compatibilmente con le disponibilità del bilancio regionale: a) l'integrazione fra le reti di trasporto alle diverse scale territoriali e fra i differenti modi di trasporto; b) il pendolarismo scolastico e lavorativo; c) la fruibilità da parte degli utenti dei servizi amministrativi, socio-sanitari e culturali; d) le esigenze di ridurre la congestione del traffico e l'inquinamento acustico ed atmosferico; e) la necessità di trasporto delle persone con disabilità.”

 

Come si evince da questi estratti legislativi, la Regione ha il dovere di assicurare un adeguato servizio ai cittadini riguardo al trasporto pubblico locale e non può operare sospensioni a lungo termine su snodi cruciali, a partire da quello di Cavallermaggiore, o su tratte ad alta fruizione di studenti come la linea Fossano Limone, senza una adeguata concertazione con i Comuni e senza aver ascoltato i comitati di pendolari e studenti.

 

VISTO CHE

La sospensione delle corse e la riduzione di alcune di esse su tali linee ha ripercussioni evidenti non solo sui comuni strettamente interessati come Cavallermaggiore, Bra, Saluzzo e Savigliano ma anche su Cuneo e la sua conurbazione, essendo lo snodo di Cavallermaggiore la porta di ingresso per il territorio dell’albese e delle Langhe e considerando che la linea stessa è molto usata dagli studenti anche come collegamento con la linea Cuneo Torino per andare negli istituti superiori della provincia.

Di conseguenza, la realtà cuneese non può accettare passivamente la sospensione di tali linee e la riduzione delle corse ed ha il dovere di fare sistema con gli altri comuni coinvolti, alcuni dei quali hanno già espresso la loro netta contrarietà a queste sospensioni e riduzioni del servizio regionale.

Il CONSIGLIO COMUNALE impegna la GIUNTA COMUNALE ed il SINDACO a:

1.      Esprimere pubblicamente la netta contrarietà alla sospensione e riduzione delle corse ferroviarie sulle linee Cavallermaggiore Bra e Saluzzo Savigliano ed ai tagli sulle linee Torino Cuneo e Fossano Limone, in considerazione che sono servizi di pubblica utilità per cittadini e studenti e per l’importanza strategica dello snodo ferroviario di Cavallermaggiore, porta delle Langhe per chi viene da Cuneo tramite ferrovia.

2.      Costituire, assieme ai comuni della provincia colpiti dalle sospensioni delle corse ferroviarie e con l’ascolto delle istanze dei pendolari e degli studenti delle tratte interessate dalle riduzioni, un coordinamento unitario che possa portare le necessità territoriali presso la Regione Piemonte, al fine di ottenere il ripristino delle corse sospese, e, ove possibile, di incrementare il servizio ferroviario sulle linee sovracitate al punto 1 del presente ordine del giorno.

3.      Trasmettere il seguente ordine del giorno a tutti i comuni della provincia di Cuneo pesantemente danneggiati dalle riduzioni e dalle sospensioni delle corse sulle tratte ferroviarie citate in questo ordine del giorno, all’assessorato regionale ai Trasporti, al presidente della giunta regionale, al Presidente ed ai Vicepresidenti della Commissione Consiliare Regionale Trasporti (Seconda Commissione Consiliare), a tutti i parlamentari cuneesi e a tutti i consiglieri regionali del Piemonte eletti nel listino provinciale di Cuneo, al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

venerdì 4 settembre 2020

TARGATOCN 3-9-2020 Cuneo, il viale degli Angeli rimarrà pedonale fino all'11 ottobre

 https://www.targatocn.it/2020/09/03/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/cuneo-il-viale-degli-angeli-rimarra-pedonale-fino-all11-ottobre.html 

TARGATOCN 3-9-2020

Cuneo, il viale degli Angeli rimarrà pedonale fino all'11 ottobre

La Giunta ha deciso questa mattina: si punta a monitorare la situazione nel primo periodo di apertura delle scuole

Il viale degli Angeli di Cuneo rimarrà totalmente pedonale fino a domenica 11 ottobre.

La decisione è stata raggiunta nella mattinata di oggi (giovedì 3 agosto) dalla Giunta comunale, secondo l'assessore competente Davide Dalmasso a seguito della necessità di effettuare il monitoraggio nel primo periodo di attività delle scuole, in modo da avere i dati più oggettivi possibili.

Il viale era stato pedonalizzato nel primo periodo dell'emergenza Covid e l'ultima proroga sarebbe scaduta questa domenica, 6 settembre. Una decisione che - questo i diversi assessori non l'hanno mai nascosto, nel corso delle commissioni consiliari e dei consigli comunali - ha incontrato l'approvazione dell'intera Giunta, e che guarda a una Cuneo più "green".

SIMONE GIRAUDI

giovedì 3 settembre 2020

Comunicato sulla trasformazione della LInea ferroviaria Cuneo-Momdovì a pista ciclabile e SULL'ATTACCO ALLA RETE FERROVIATIA PROVINCIALE

 
In relazione al dibattito sull’utilizzo della  Linea ferroviaria Cuneo-Mondovì come pista ciclabile, che ha visto fra gli altri  l’intervento del Sindaco di Beinette il quale sostiene che “fare dell’ex-Linea Ferroviaria una bandiera la destinerà all’oblio”, devo confessare che il sottoscritto è il Consigliere che nell’ultimo Consiglio Comunale di Luglio a Cuneo ha affermato la necessità di assumere il ripristino della linea (che è solo sospesa nel suo utilizzo e non soppressa ed anzi fu oggetto di costosi interventi di ripristino dopo l’alluvione di pochi anni fa) come” bandiera” di una necessaria battaglia per impedire che un pervicace disegno di soppressione di parti importanti della rete ferroviaria piemontese possa giungere a compimento. Posso dire che i fatti che hanno seguito tale discussione purtroppo sembrano darmi pienamente ragione, essendosi poco dopo palesata la decisione della Regione Piemonte di portare avanti analoghi interventi su altre Linee del cuneese e di ridurre la qualità del servizio ferroviario della intera rete provinciale, proponendo fra l’altro lo zuccherino di “improponibili” piste ciclabili a copertura dei binari di tratte ferroviarie, che, come emerso successivamente con chiarezza, si intendono in realtà sopprimere perchè gravate da costi di esercizio eccessivi rispetto al trasporto su gomma, costi che che non tengono conto della possibile maggiore fruibilità del servizio qualora adeguatamente promozionato e programmato (con forme di integrazione treno + bici o bus a seconda delle distanze) e soprattutto della riduzione della componente indiretta dei costi in termini di inquinamento ambientale e di emissioni climalteranti , che il trasporto su gomma comporta.
 

L’ingegnosa trovata comincia durante il periodo di chiusura della maggioranza della attività produttive, altrimenti noto come lockdown, intercorso tra i mesi di Marzo e Maggio, quando la Regione Piemonte aveva ridotto buona parte delle corse di trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, in considerazione del fatto che la gran parte della forza lavorativa e degli studenti era costretta a restare al proprio domicilio. In quel periodo pareva una scelta comprensibile  per il fatto che i convogli avrebbero viaggiato praticamente vuoti. Al contrario oggi, con la futura riapertura delle scuole e con la ripresa consolidata (si spera) della maggioranza delle attività produttive, appare poco comprensibile la scelta della Regione di confermare la sospensione delle corse su tratte che invece sono decisive per la rete regionale ferroviaria cuneese, come la Cavallermaggiore Bra (snodo cuneese per la Langhe) o la Saluzzo Savigliano,  così come la riduzione delle corse sulla linea Fossano Limone, con l’ultima corsa per la celebre località alpina in partenza da Fossano alle 15.25, inaccettabile per il turismo nella vallata.Inoltre, non va trascurato il taglio della corsa, lungo la linea Torino Cuneo, delle 23.25, che in diversi casi ha consentito ai cittadini cuneesi di poter rientrare al domicilio evitando il pernottamento nel capoluogo piemontese, e della prima corsa del mattino in partenza dal capoluogo provinciale.

Queste misure, unite al progetto di copertura dei binari sulla linea Cuneo-Mondovì caldeggiato dalla stessa Regione, ci riportano al clima o meglio all’incubo del 2013, quando la Giunta di Centro-Destra presieduta da Roberto Cota, decise il taglio di circa 450 Km di ferrovie locali sull’intero territorio regionale nonché la riduzione delle corse da otto a due sulla Cuneo-Ventimiglia in spregio a qualunque valutazione di tutela ambientale e alla conseguente necessità di ridurre il traffico su gomma a vantaggio di quello su ferro. Insomma il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E nemmeno la tragedia della pandemia da Covid 19, che riconosce fra le sue concause l’inquinamento ambientale, è riuscita a cambiare la testa dei nostri Amministratori Regionali O forse si tratta invece di un possibile effetto collaterale determinato dal Coronavirus sulle cellule cerebrali degli stessi, che già non avevano dato prove particolarmente brillanti nell’affrontare la conseguenze dei diffusi contagi da Coronavirus sulle nostre popolazioni.

Ugo Sturlese  Cuneo per i Beni Comuni

Cuneo 3 Settembre 2020