mercoledì 30 dicembre 2015

CUNEO-NIZZA. LETTERA APERTA DEL COMITATO FERROVIE LOCALI AI PARLAMENTARI DELLA PROVINCIA DI CUNEO



Il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo nel mese di Ottobre, prendendo atto con soddisfazione dell’avvio dei lavori di manutenzione sulla linea Cuneo-Nizza, avanzava precise proposte per il rilancio della Ferrovia (comunicato allegato). In sintesi: la possibilità di far arrivare i treni francesi a Limone onde consentire un congruo aumento del numero delle corse fra Cuneo e Nizza, un’accelerazione del processo di revisione della Convenzione del 1970 fra l’Italia e la Francia al fine di dare una risposta definitiva ai problemi della Linea sia dal punto di vista strutturale che di servizio (compresa la sua elettrificazione), lo spostamento di Km.treno dal Servizio Intercity Torino-Genova alla nostra ferrovia.
Ad alcune settimane di distanza rileviamo con piacere che la Regione Piemonte ha raggiunto un accordo con le Ferrovie francesi, che dovrebbe consentire, attraverso l’adeguamento dei sistemi di sicurezza dei due Paesi, un numero maggiore di percorrenze fra Cuneo e Nizza mediante l’accesso dei treni francesi a Limone e la possibilità di realizzare coincidenze con i treni italiani provenienti da Torino e da Fossano.
Al contrario per ciò che riguarda le competenze del Governo e del Parlamento (revisione della Convenzione, trasferimento di Km.treno dalla Torino.Genova), non si hanno notizie che facciano pensare ad un progresso nella ricerca delle soluzioni attese, nè sono state segnalate iniziative da parte dei nostri Parlamentari ad eccezione di una interrogazione dell’On.Dadone.
Tale situazione risulta francamente intollerabile, alla luce degli accordi e degli impegni assunti dal Governo dei due Paesi interessati nell’Autunno del 2013 (Incontro Letta-Hollande di Roma).
E’ del tutto evidente che solo da un riconoscimento fattuale del carattere internazionale e strategico della Linea, così come definito dall’incontro di Roma, sarà possibile ottenere una soluzione permanente ed efficace ai problemi della Cuneo-Nizza.
E’ intenzione, a quanto ci risulta, del Comune di Cuneo di indire nel mese di Gennaio (indicativamente Sabato 16 Gennaio) una riunione con tutti i Parlamentari della Provincia di Cuneo per fare una valutazione approfondita dei problemi ancora aperti ed avviare le necessarie iniziative parlamentari.
Ci auguriamo che all’invito del Comune vogliano dare una risposta positiva tutti i Parlamentari nell’interesse dell’economia, dei rapporto interculturali fra le due comunità confinanti e della tutela ambientale dei luoghi,
favorita sicuramente dall’uso del trasporto su ferro.
In ogni caso il Comitato si farà premura di informare i cittadini del cuneese dell’effettivo impegno assunto da ogni singolo Parlamentare.
Comitato Ferrovie Locali 

martedì 29 dicembre 2015

Nuove rastrelliere in Via Roma

Sono state installate nuove rastrelliere in via Roma, senz'altro migliori di quelle di Corso Nizza: ci voleva poco!
Non ci resta che sperimentarle per testarne la praticità.

da La stampa on line:
http://www.lastampa.it/2015/12/29/edizioni/cuneo/nuove-rastrelliere-per-le-bici-in-via-roma-tuPi3riGvDvpUbiTf1AKJM/pagina.html

giovedì 24 dicembre 2015

Smog, ecco il decalogo dei cittadini per Governo, Regioni e Comuni





 
Torino, 23 dicembre 2015                                                      Comunicato stampa

Smog, ecco il decalogo dei cittadini per Governo, Regioni e Comuni

Legambiente: “Dalla Regione Piemonte un silenzio vergognoso. Sì ai comportamenti virtuosi dei cittadini, ma senza politiche concrete nessun risultato significativo”


L’emergenza smog attanaglia le nostre città e, complice il bel tempo, le polveri sottili stagnano condannando i cittadini a respirare massicce dosi di inquinanti. Da giorni infatti, i livelli di esposizione dei cittadini agli inquinanti nell’aria rimangono elevati e ancora ben oltre le soglie consentite dalla normativa. Situazione che difficilmente sarà risolta solo con gli interventi sporadici che le amministrazioni propongono in fase d’emergenza, tra targhe alterne, blocchi del traffico, mezzi pubblici gratis e nessuna politica concreta e lungimirante.

“Questa situazione -ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni- rappresenta una emergenza ma non certo un caso eccezionale. Ogni anno in questa stagione ci troviamo a dover affrontare picchi di inquinamento e contare sulla pioggia, che prima o poi scenderà, non è proprio la soluzione più efficace e utile. Sicuramente i singoli cittadini possono mettere in campo comportamenti virtuosi che contribuiscano a diminuire le emissioni inquinanti ma la vera ricetta per cambiare le cose può venire solo dal Governo e dalle istituzioni. Solo mettendo finalmente mano a nuove politiche di mobilità incentrate su trasporto pubblico locale, treni per pendolari e mobilità alternativa potremo raggiungere migliori livelli di vivibilità e liberare i nostri centri urbani dalla cappa inquinante che, non dimentichiamolo, contribuisce all’aumento di patologie respiratorie, soprattutto nei bambini, e cardiovascolari negli anziani”.

Legambiente invita quindi il Governo, i ministeri dell’Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture, le Regioni e i Comuni a intervenire con politiche concrete ed efficaci per garantire una migliore qualità dell’aria e della vita in tutte le città, a partire da queste dieci proposte:

1000 treni per i pendolari. Annunciati nel 2006 dal Governo Prodi, che fece sperare in una nuova politica dei trasporti, ma mai arrivati. Intanto i disservizi, l’affollamento dei convogli e il forte disagio per chi viaggia, porta sempre più persone a scegliere l’auto per entrare e uscire dalle città negli spostamenti quotidiani casa-lavoro.

Fuori i diesel dalle città. Limitazione della circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello adottato dalla città di Parigi: entro il 2016 divieto di circolazione di tutti i veicoli degli euro0 ed euro1, e dei diesel (auto e camion) euro2. Entro il 2017 divieto esteso a diesel euro3 e poi a crescere sino a vietare nel 2020 la circolazione dei veicoli diesel euro5 (quelli venduti sino ad oggi).

Nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto: applicazione immediata dei nuovi criteri di prova di omologazione per i veicoli immessi sul mercato, con verifica su strada e dichiarazione obbligatoria dei risultati reali di consumo e di inquinamento risultanti. Richiesta già avanzata da Legambiente ma ancora senza risposta.

Ridurre la velocità. Imporre a livello nazionale il limite di 30 km/h all’interno dei centri abitati, con l’eccezione delle principali arterie di scorrimento. Con effetti sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico derivante dall’uso dell’auto e grandi benefici in termini di sicurezza stradale, riducendo notevolmente il numero di incidenti.

Chi inquina paga. Prevedere, con una disposizione nazionale, l’estensione del modello dell’Area C milanese a tutte le grandi città e con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano interamente vincolati all’efficientamento del trasporto pubblico locale.

Muoversi in città… senza l’auto. Approvare un piano nazionale che imponga target di mobilità a livello urbano (sul modello della raccolta differenziata) per arrivare entro due anni ad una quota di spostamenti individuali motorizzati al di sotto del 50% del totale. A partire da questo obiettivo fissare target ambiziosi per arrivare nel giro di 6-8 anni sotto il 30%.

Prevenire è meglio che curare. Serve un serio Piano nazionale antismog in cui il governo assuma un ruolo guida importante, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e declinabili. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui devono essere vincolate da subito almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture, da destinare alle città. Occorre infine una verifica dei piani di risanamento dell'aria delle regioni e delle principali città per garantire una uscita dall'emergenza entro i prossimi cinque anni.

Stop ai sussidi all’autotrasporto per migliorare il TPL. Dal 2000 al 2015 sono stati dati circa 400 milioni in media l'anno all’autotrasporto e anche per il 2016 gli aiuti diretti e indiretti saranno pari a 250 milioni di euro. Chiediamo che tali risorse siano, al contrario, destinate ad incrementare e migliorare il trasporto pubblico locale e il servizio per i cittadini.

Riscaldarsi senza inquinare. Divieto di uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obbligo di applicazione della contabilizzazione di calore nei condomini in tutta Italia a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obiettivo del 3% all’anno sulla riqualificazione degli edifici pubblici e privati per attuare il piano europeo per ammodernare o ricostruire l'intero patrimonio edilizio entro 30 anni.

Ridurre l’inquinamento industriale. Occorre applicare autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti, come prevedono le norme europee e nazionali e rendere il sistema del controllo pubblico efficace. Per fare ciò occorre però sbloccare l’iter di approvazione della legge sul sistema delle Agenzie e dei controlli ambientali ferma al Senato da oltre un anno.

“Nella grave situazione per la salute pubblica in cui ci troviamo è vergognoso il silenzio della Regione Piemonte che non sta neanche facendo il tentativo di coordinare le politiche antismog sul proprio territorio -dichiarano Fabio Dovana e Federico Vozza, rispettivamente presidente e vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Al Piemonte serve subito un nuovo e coraggioso piano regionale antismog che sia ambizioso e concreto oltre che integrato con le altre politiche e pianificazioni delle diverse direzioni regionali, in particolar modo con il settore dei trasporti, delle infrastrutture, dell'urbanistica e delle politiche industriali. Ma nell’attesa del nuovo piano regionale i sindaci, primi responsabili della salute pubblica, non possono restare a guardare o, al più, regalare qualche giorno gratis o scontato sui bus. Devono invece gettare basi concrete per politiche efficaci e lungimiranti, a partire dal settore della mobilità prevedendo forme di disincentivo della mobilità privata”.


“Cambiamo aria”, le proposte di Legambiente per il nuovo Piano regionale sulla qualità dell'aria
Il documento integrale presentato il 16 maggio 2015: http://bit.ly/1EMWsSz

domenica 13 dicembre 2015

La Guida 11/12/2015 Lettera classe 2^ C Scuola media statale unificata - Cuneo


Come già proclamato più volte con comunicati stampa e interpellanze consiliari vedere ultima presentata e pubblicata anche su quest blog,
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domenica 6 dicembre 2015

Convegno sulla mobilità urbana 11/12/2015

Venerdi 11 dicembre convegno sulla mobilità urbana, nella sala del consiglio comunale alle ore 16:30, al seguente link il prgramma:

Programma