Viene da chiederselo a leggere la
notizia che avete pubblicato ieri: I senatori Manassero-Borioli-Esposito
hanno presentato al neo ministro Del Rio un’interrogazione a sostegno
del secondo gruppo autostradale italiano, quello dei Gavio.
I tre evidentemente sono stati
oggetto di una sapiente operazione lobbistica e non cercano neppure di
nasconderlo. Fanno riferimento a quanto “il gruppo Gavio ha proposto al
ministero”: ma come fanno a saperlo?
Chiaro che lo stesso “gruppo” ha provveduto ad informarli, e ha spiegato anche che cosa dovevano suggerire.
Una cosa da niente: il governo metta
una croce sopra agli impegni assunti da Gavio in seguito alla gara di
appalto per la Asti-Cuneo. Se proprio vuole il completamento
dell’autostrada, che è un bidone e non ci passa nessuno, gli procuri i
soldi necessari passando da 12 a 28 anni la durata delle altre
concessioni, vere galline dalle uova d’oro (rendono centinaia di milioni
l’anno). Ma non basta: aggiunga anche un’altra cosa da niente, “un
piano di incrementi tariffari”, cioè aumento dei pedaggi, e “uno di
investimenti accresciuto”, cioè altri lavori da affidargli (che servano o
meno, non importa).
I tre tenori (anzi: tenore, baritono e
soprano) si fanno latori di questo messaggio estorsivo richiamando il
famigerato articolo 5 dello Sblocca Italia. Una trovata “intelligente”
che dovrebbe far spuntare soldi dal nulla, degna del mago Forrest.
Ma non sono tutti scemi a questo
mondo, qualcuno ha sentito la puzza di bruciato. Giovedì 16 aprile il
neo ministro Del Rio si è incontrato con Raffaele Cantone, presidente
dell’Anticorruzione. Cantone lo dice da settembre, a febbraio l’ha
scritto a Lupi: l’articolo 5 è un pasticcio, un regalo ai concessionari
che fa carta straccia delle regole e della sana concorrenza, carica
sulle spalle degli utenti il rischio di impresa. Poi però ha dovuto
lasciare il posto Del Rio che invece sembra molto più propenso a tener
conto di quelle osservazioni.
Ma non è bastato un Cantone qualunque a fermare i tre moschettieri, spalleggiati dal ben più robusto trio Gavio-Bonsignore-Palenzona.
Voi che leggete da che parte state?
Paolo Tomatis
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