VERBALE DEL 12/11/2014
COMITATI PROMOTORI: Ferrovie locali, Salviamo il paesaggio,
ASSOCIAZIONI: ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Pro Natura; WSF
Collective; GRUPPI POLITICI: Costituente dei Beni Comuni, SEL, Rifondazione Comunista; PARTECIPAZIONE
APERTA a tutti i cittadini
Alla seduta risultano presenti:
Claudio Bongiovanni, Ugo Sturlese, Gigi Garelli (consigliere comunale gruppo
autonomo), Luigi Danzi, Alberto Collidà, Paolo Tomatis, Domenico Sanino, Mario
Cravero (S.E.L.), Andrea Odello (Pres.
Quartiere Cuneo Nuova),
Tema della serata Autostrada AT- CN completamento e tangenziale di
Cuneo.
Bongiovanni introduce, riassumendo il sopralluogo effettuato in
giornata sul sito del Lotto 2.6 Roddi - Diga Enel insieme agli amici di
ambientalisti di Alba e Bra: Rinaudo, Scarsi e Sandrone con i quali si è
discusso sull’opportunità o meno di completare il tratto anzidetto:
Rinaudo in particolare ha
illustrato la contrarietà totale alla realizzazione, adducendo l’inutilità del
lotto, i costi estremamente elevati e la scadente consistenza geologica del
luogo dove già grava il “mostro dell’ospedale di Verduno. Il concetto
principale espresso è comunque legato al fatto che coloro i quali si occupano
di ambiente non devono esprimersi sul completamento di un‘opera devastante per
il territorio, questo nonostante il fatto, ha segnalato Delfino, che l’opinione
pubblica è in buona parte favorevole alla costruzione e attivazione
dell’autostrada nella sua funzionalità totale. Sono state poi evidenziate le
promesse dello Sblocca Italia del governo che permetterà il rinnovo delle
concessioni autostradali in cambio di impegni che già presi in passato dal
gruppo Gavio non sono mai stati mantenuti;
Scarsi ha evidenziato la possibilità di denunciare questo fatto e
pensare di richiedere un ridimensionamento dell’opera. Dopo esserci spostati
dal luogo di ritrovo di Rivalta di La Morra al sito autostradale ed aver preso
visione del ponte sul Tanaro che termina il suo percorso in mezzo ad un prato
ai piedi della collina di Verduno, ci siamo resi conto dello spreco di denaro e
di quanto sarà costoso continuare l’opera sia in considerazione economica che
ambientale. E qui sono nati i dubbi se proseguire o meno in un comunicato stampa
viste la diversità di opinioni. Delfino in ultimo sosteneva che in ogni caso
non avrebbe dovuto esserci silenzio da parte dei vari gruppi ambientalisti. Ci
siamo salutati con la promessa di continuare il discorso nelle varie
mailing-list
Collidà ha preso la parola sostenendo completamente il pensiero
di Rinaudo sull’opzione zero, quindi totale No alla costruzione del lotto 2.6
At-Cn e totale silenzio stampa sull’argomento in attesa di nuovi sviluppi,
adducendo all’incirca le stesse motivazioni.
Sturlese si è mantenuto sulla necessità di conservare la
compattezza del gruppo e di non far emergere pubblicamente opinioni
contrastanti cercando di ricostruire quanto avvenuto in passato per far
emergere le vere responsabilità di chi ha portato l’autostrada Cn- At ad un
totale fallimento sia sotto l’aspetto ambientale che economico con uno spreco
di denaro pubblico esagerato.
Tomatis che nel pomeriggio aveva contrastato l’idea dell’opzione
zero dichiara che occorre prendere posizione per richiamare il concessionario
autostradale al mantenimento degli impegni presi visto che il denaro già
incassato deve essere messo a disposizione dei cittadini mediante la
realizzazione delle opere promesse.
Cravero esprime la necessità della maggioranza dell’opinione
pubblica che vede uno spreco esagerato nel lasciare incompiuta un’opera nella quale parecchio denaro è già stato investito e
che solo con il suo completamento potrebbe diventare fruibile dagli
automobilisti.
Odello si associa a quanto espresso da Cravero ricordando che la
realizzazione del lotto è attesa da troppo tempo da tutti gli amministratori.
Bongiovanni sostiene che si potrebbe richiedere un drastico
abbassamento dei pedaggi autostradali per rendere più appetibile il suo
utilizzo soprattutto da parte dei mezzi pesanti.
Si chiude la riunione alle ore 23:00.
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