Una delegazione del Comitato Ferrovie Locali di Cuneo ha partecipato mercoledì 24 settembre a Breil ad un incontro per la difesa della linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza. All'incontro, presieduto da Jean Yves Petit, vice presidente con delega ai trasporti, della regione PACA (Provence-Alpes-Còte d'Azur), erano presenti numerosi rappresentanti degli enti territoriali e delle associazioni francesi, nonché, da parte italiana, oltre ai cuneesi del Comitato, il consigliere regionale Scibiglia, un rappresentante del Comune di Ventimiglia e una delegazione della Associazione Biancheri, sempre di Ventimiglia, assenti, purtroppo, le istituzioni piemontesi e cuneesi.
I due fatti salienti del momento, subito evidenziati da Petit, sono stati
il filo conduttore dell'incontro: il finanziamento di 29 milioni deliberato dal
Governo italiano e l'indisponibilità delle ferrovie francesi, pur in presenza
della copertura finanziaria, a prendere in carico i lavori di manutenzione per
mancanza di uomini e mezzi, tutti impegnati fino al 2017. Le ferrovie francesi,
RFF, in una recente corrispondenza con il Vice Presidente Petit, che chiedeva
chiarimenti sulla loro posizione, contraddicendosi con quanto dichiarato poco
meno di un anno fa', stanno inoltre sostenendo che i lavori di manutenzione
finanziati con i 29 milioni non sarebbero sufficienti ad eliminare i
rallentamenti imposti ai treni.
E' risultata palese la difficoltà che stanno vivendo i francesi, traditi da
RFF che, come le ferrovie italiane, privilegiano l'alta velocità e i grandi
centri a scapito delle realtà locali. Per uscire da questa situazione di stallo
è indispensabile una forte pressione sul governo centrale ed è questo che i
francesi stanno organizzando.
L'intervento del Comitato di Cuneo è stato centrato sui tempi stretti di
tutta l'operazione: entro il 31 dicembre 2014 il progetto va definito e appaltato ed entro il 30 giugno 2015 i lavori devono
iniziare. Non si può perdere un minuto ed appare incomprensibile che le tre
regioni interessate, Piemonte, Liguria e PACA si siano date appuntamento tra un
mese per discutere la situazione e gli interventi.
La situazione nel suo complesso è sconfortante, ma non si può assolutamente
lasciare la presa, anche in Italia deve essere esercitata una forte pressione
sul governo che deve essere pronto a rispondere in modo costruttivo alle
decisioni che saranno prese a breve dai francesi. Se ciò non dovesse succedere,
ad esempio non obbligando le ferrovie italiane a rapportarsi con quelle francesi
per definire tempi e modi dei lavori, sarebbe lecito pensare che il
finanziamento con i suoi tempi strettissimi, è stato deciso solo per non perdere
la faccia.
Mai come in questo momento tutti devono fare la loro parte, nessuno
escluso.
Il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo
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