Comunicato del Comitato Ferrovie Locali CUNEO sulla Cuneo-Nizza
Breve riassunto delle vicende che hanno messo e mettono
tuttora in pericolo la Cuneo-Nizza
All’inizio del 2013
cominciano a circolare voci su una possibile chiusura della linea Cuneo-Ventimiglia.
Ad aprile del 2013 l’Amministratore Delegato di
Trenitalia dichiara che la linea è un ramo secco.
I passeggeri sulla linea, dati Trenitalia, sono 900 circa al giorno.
Nei mesi successivi nel
Consigli Regionali del Piemonte e della Liguria sono numerose sono le
interrogazioni dei consiglieri che chiedono notizie. Nello stesso periodo
iniziano mobilitazioni di comitati di cittadini. Alla fine dell’anno sono quasi
25.000 le firme raccolte a sostegno
della linea.
La linea richiede importanti
lavori di manutenzione che, sulla base della vigente convenzione
italo-francese, dovrebbero essere in buona parte a carico dell’Italia.
Ovviamente è un trattato da rivedere e c’è disponibilità da parte francese. Le
trattative per la revisione, tuttavia, non decollano
A novembre del 2013 in un
importante vertice sui trasporti, Letta
e Hollande citano esplicitamente la linea Cuneo-Ventimiglia-Nizza e ne
dichiarano l’importanza. Italia e Francia assumano l’impegno di rivedere la
vecchia Convenzione del 1970, molto penalizzante per l’Italia.
Nonostante questa presa di
posizione ai massimi livelli, pochi giorni dopo, a dicembre, la Regione Piemonte con la presidenza Cota e Trenitalia riducono da
16 a 4 le corse sulla linea. Diventano quasi inesistenti le coincidenze a
Cuneo dei treni provenienti da Torino e
liguri e francesi non possono più recarsi in giornata a Cuneo.
Tale situazione permane fino
ad oggi.
Nel 2014 si susseguono
manifestazioni di cittadini e interessamenti da parte dei rappresentanti locali
e nazionali. Il Governo per bocca dell’allora ministro ai Trasporti Lupi
promette più volte finanziamenti per i lavori da fare sulla linea che non
arrivano. Si tengono numerosi incontri
fra le tre Regioni confinanti al fine di sbloccare la situazione.
Solo a settembre del 2014 il decreto Sblocca Italia
prevede 29 milioni per la linea. I
tempi imposti dal decreto rischiano di far perdere questo finanziamento. La
Regione Piemonte e il nuovo Assessore ai trasporti Balocco riescono a far
dilatare i tempi, ma solo il 30 marzo 2015 viene finalmente firmato il
protocollo per l’inizio dei lavori tra le Ferrovie francesi e italiane e la
Regione Piemonte. Intanto la Francia
(Governo, PACA, RFF) stanzia 20 milioni, che portano la cifra totale per i
lavori a 49 milioni. Il 31 Luglio 2015 vengono approvati i bandi di affidamento dei lavori, che comunque non si
concluderanno prima della fine del 2018, se tutto va bene.
Intanto i pochi treni rimasti
sono sempre pieni e si da un pessimo servizio ai cittadini. Trenitalia non si dimostra
certo collaborativa nel far funzionare il trasporto.
Le richieste
del Comitato Ferrovie Locali di Cuneo
A fine Settembre 2015 il
Comitato Ferrovie Locali, il settimanale La Guida e il giornale on-line Targato
CN hanno lanciato una seconda raccolta
firme per aumentare da 4 a 8 le corse, 4 da Cuneo e 4 da Ventimiglia. (e al
6 ottobre le firme erano già 1800). E’ il minimo per la sopravvivenza della
linea, essendo ancora lontani dalle 16 corse presenti prima dei tagli.
La Regione Piemonte dichiara di non avere le
disponibilità finanziarie per questa operazione. L’ipotesi di far arrivare i treni francesi a Limone, da noi fortemente
sostenuta, non fa passi avanti per
la poca disponibilità delle ferrovie francesi e italiane a rendere compatibili
i due diversi sistemi di sicurezza.
In una visione integrata dei
trasporti una linea ferroviaria più efficiente sarebbe, tra l’altro, in questo
momento più che auspicabile, visti i rallentamenti sulla statale per i lavori
del raddoppio del tunnel stradale di Tenda che dureranno almeno 8 anni con
gravi disagi per gli utenti in ragione della regolazione alternata del
traffico.
Nello stesso tempo il Comitato Ferrovie Locali di
Cuneo sollecita il Ministro dei
trasporti Del Rio e il Ministro agli esteri Gentiloni, affinche’ si arrivi
rapidamente ad una revisione della Convenzione
del 1970, che definisca un’equa ripartizione dei costi fra i due stati sia per interventi strutturali sulla linea
tali da renderla stabilmente efficiente
con un’ulteriore finanziamento di 40-45 milioni sia per interventi gestionali per il miglioramento del servizio e, in
particolare, per l’aumento del numero delle corse (anche inizialmente
attraverso la connessione dei treni francesi con Limone).
Infine si dovrà procedere
alla elettrificazione del tratto mancante da Limone a Ventimiglia: si ricorda
che la linea era gia elettrificata (col sistema trifase) prima della
guerra, ma che la ricostruzione non intervenne su questo.
Si ricorda anche che la chiusura delle linee Cuneo-Mondovi,
Cuneo-Saluzzo-Savigliano (servizio passeggeri), Ceva-Ormea, Alba-Castagnole, la
mancata ricostruzione dopo l'alluvione del 1994 della Brà-Ceva ha indebolito
l’intera rete ferroviaria cuneese con ripercussioni sulla parte rimasta.
In ultimo l’Assessore
Regionale Balocco ha ricordato la proposta delle Regione Piemonte di spostare alcuni km/treno dagli Intercity
Torino-Genova alla Cuneo-Ventimiglia,
proposta che sembra essere osteggiata dall’attuale ministro ai trasporti, ma
che dovrebbe essere riportata all’attenzione del ministero.
Si fa presente che la linea
ferroviaria ha una grande valenza economica sia sul piano turistico che
commerciale oltre a rappresentare un’opera di alto valore intrinseco (10
miliardi) e ingegneristico. Come noto, essa rappresenterebbe poi la spina
dorsale di accesso e di transito per il
sito Unesco “Alpi del mare”.
Ma sicuramente, anche in
vista della Conferenza di Parigi
contro i cambiamenti climatici, deve essere posta in primo piano la valenza ecologica del trasporto ferroviario (in virtu’ della minor
emissione di sostanze climalteranti) e di un sistema di trasporto pubblico ben
strutturato cosi’ come rivendicato dal progetto Alternatitrain- Alternatiba, che stiamo portando avanti come
Comitato franco-italiano per la Cuneo-Nizza.
il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo Cuneo 9-10-2015
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