"La situazione della Cuneo-Nizza
continua ad essere desolante. Se è giusto accogliere con sollievo la
firma della convenzione, che dovrebbe portare, sia pure in tempi lunghi,
all'effettuazione dei lavori di manutenzione, il permanere di un numero
così limitato di corse (due andata e ritorno al giorno) mette a rischio
la sopravvivenza della linea".
Così il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo all'approssimarsi della stagione estiva. Secondo quanto riportato sugli organi di informazione infatti, la Cuneo-Ventimiglia-Nizza non rientra tra le tratte il cui servizio verrà messo a gara.
Ci si aspetta un aumento delle corse, condizione necessaria e
sufficiente, secondo il Comitato, al rilancio della tratta. Mentre pare
tramontata l'ipotesi di trasferire le corse degli Intercity della Torino
Genova.
L'anno
scorso, per il periodo estivo si era provveduto a inserire una corsa in
più nei fine settimana: "Davvero una misera cosa - scrivono - Una
misura praticamente necessaria per scongiurare il pericolo che molte
persone non potessero salire sul treno del ritorno, ma almeno un segnale
in controtendenza. Oggi apprendiamo che il servizio aggiuntivo sarà
garantito solo alla domenica e non al sabato, perchè Trenitalia non
intende sostenere il peso di ulteriori corse in assenza di contributi
regionali compensativi, che la Regione non è in grado o non ritiene di
corrispondere, appellandosi ai margini di flessibilità del contratto
ordinario con Trenitalia".
Ma
la questione di fondo riguarda le competenze gestionali sulle varie
componenti della rete ferroviaria: "Se la linea Cuneo-Nizza è una linea
internazionale e come tale al di fuori delle competenze regionali, il
Ministero dei Trasporti deve garantire il buon funzionamento della
tratta, tenendo fede agli impegni assunti solennemente nell'accordo di Roma dell’Ottobre 2013
fra i Governi italiano e francese. Non sono consentite ulteriori
manovre a “scaricabarile” fra gli organi istituzionali, a maggior
ragione quando sono governati da maggioranze politicamente omogenee".
Dall'assessorato
ai Trasporti tutto tace: "Non è arrivata alcuna risposta - concludono -
Un silenzio che denota una scarsa attenzione nei confronti del Comitato
stesso, ma anche dei quasi trentamila cittadini che hanno firmato la
petizione e dei 900 viaggiatori che in media ogni giorno, secondo dati
della Regione, usufruivano della linea prima della drastica riduzione
delle corse".
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