domenica 8 giugno 2014

Appunti di Ugo Sturlese (Comito ferrovie Locali) a seguito del Tavolo svoltosi in Provincia



Ferrovia Cuneo-Nizza: la congiura del silenzio.

Da alcuni mesi un colpevole silenzio è calato sul destino della Linea Ferrviaria Cuneo-Nizza, opera peraltro fondamentale per l’economia e per la storia del cuneese. In particolare durante la recente campagna elettorale per le elezioni europee le forze politiche di governo, ma anche di centro-destra, hanno taciuto, sicuramente imbarazzate davanti allo stallo totale cui sembra essere andata incontro la vicenda della Ferrovia che collega il Piemonte alla Costa Azzurra e alla Riviera di Ponente, fornendo nel contempo un servizio essenziale per le popolazioni della Valle Vermenagna, della Valle Roya, della Valle Bevera. Solo il Comitato Ferrovie Locali, la Lista L’Altra Europa e il M5S hanno mantenuta desta l’attenzione con manifesti informativi e una marcia di protesta da Robilante a Vernante che si è tenuta Venertdì 16 Maggio. La manifestazione ha inteso esprimere la protesta di molti cittadini del cuneese contro l’equivoco comportamento delle forze di governo, della Regione Piemonte e soprattutto del Ministro Lupi, che ha disatteso le promesse fatte più volte pubblicamente circa il finanziamento di 29 milioni per la manutenzione del tratto Tenda.Breil (in carico all’Italia) e circa la revisione sollecita del trattato internazionale fra l’Italia e la Francia.
Le ultime notizie ufficiali risalgono all’inizio di Maggio, quando, in occasione di un incontro, promosso dal Sindaco di Breil alla presenza, fra gli altri, del Vicepresidente PACA Petit e del Consigliere regionale della Liguria Sergio Scibilia, sono state comunicati particolari del tutto sconfortanti: solo dal 2015 ci sarà lo spostamento di una sola coppia di treni dalla Torino-Genova alla Cuneo-Nizza (hanno impiegato oltre due mesi per calcolare i costi equivalenti sulle due tratte), mentre sullo stanziamento dei 29 milioni di Euro per la manutenzione della Linea fra Tenda e Breil pochi giorni prima il Ministro Lupi, intervenendo ad una riunione in Liguria, era stato ancora una volta molto evasivo , ponendo paradossalmente quasi in alternativa il raddoppio del Tunnel di Tenda (appena iniziato) ai lavori di manutenzione sulla linea ferroviaria, che il Comitato Ferrovie Locali ha sempre proposto come priorità assoluta rispetto all’opera stradale..
Infine Venerdì 30 Maggio si è tenuta l’ottava e ultima riunione in Provincia del Tavolo tecnico per la Cuneo-Nizza, istituito grazie al fattivo interessamento del Consigliere Giordano con il sostegno della Presidente Gancia. Ora il Tavolo termina la propria attività in seguito all’abolizione delle funzioni istituzionali della Provincia: nell’ultima riunione si è deciso all’unanimità di trasferirne le competenze al Comune di Cuneo, che ha dato la propria disponibilità nella persona dell’Assessore Fantino. Erano presenti tre nuovi Consiglieri Regionali (Balocco, Campo e Chiapello) che hanno espresso la chiara volontà di farsi carico delle problematiche della linea. La speranza (o forse l’illusione) è che la presenza di ben sette consiglieri Regionali (su un totale di 50) eletti in Provincia di Cuneo possa servire a sbloccare nell’immediato il trasferimento di un numero adeguato di corse Intercity dalla Torino-Genova alla Cuneo-Ventimiglia e che la regione Piemonte con la nuova Giunta  di centro-sinistra possa diventare un interlocutore più convinto per il Governo al fine di ottenere il finanziamento dei lavori di manutenzione e la revisione sollecita del trattato Italia-Francia. Inoltre la Regione dovrebbe procedere sollecitamente alla sostituzione dei vecchi locomotori con l’acquisto  dei nuovi “Minuetto”, più capaci  e più funzionali alle esigenze degli utenti.  In ogni caso le componenti del Tavolo hanno preso l’impegno di chiedere un’audizione urgente alla nuova Amministrazione Regionale in occasione della prima riunione di Consiglio (fine Giugno-inizio Luglio), accompagnandola con una forte presenza di cittadini.
Come Comitato Ferrovie Locali riteniamo scandaloso che un problema di questa rilevanza non abbia trovato soluzione  nell’arco di un anno e invitiamo i cittadini di Cuneo e dell’intera Provincia a tenere alto il livello di attenzione e la propria disponibilità a concrete azioni di mobilitazione.

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