Ferrovia Cuneo-Nizza: la congiura del silenzio.
Da alcuni
mesi un colpevole silenzio è calato sul destino della Linea Ferrviaria
Cuneo-Nizza, opera peraltro fondamentale per l’economia e per la storia del
cuneese. In particolare durante la recente campagna elettorale per le elezioni
europee le forze politiche di governo, ma anche di centro-destra, hanno taciuto, sicuramente imbarazzate
davanti allo stallo totale cui
sembra essere andata incontro la vicenda della Ferrovia che collega il Piemonte
alla Costa Azzurra e alla Riviera di Ponente, fornendo nel contempo un servizio
essenziale per le popolazioni della Valle Vermenagna, della Valle Roya, della
Valle Bevera. Solo il Comitato Ferrovie Locali, la Lista L’Altra Europa e il
M5S hanno mantenuta desta l’attenzione con manifesti informativi e una marcia
di protesta da Robilante a Vernante che si è tenuta Venertdì 16 Maggio. La manifestazione ha inteso esprimere la protesta
di molti cittadini del cuneese contro l’equivoco comportamento delle forze di
governo, della Regione Piemonte e soprattutto del Ministro Lupi, che ha
disatteso le promesse fatte più volte pubblicamente circa il finanziamento di
29 milioni per la manutenzione del tratto Tenda.Breil (in carico all’Italia) e
circa la revisione sollecita del trattato internazionale fra l’Italia e la
Francia.
Le ultime
notizie ufficiali risalgono all’inizio di Maggio, quando, in occasione di un
incontro, promosso dal Sindaco di Breil alla presenza, fra gli altri, del
Vicepresidente PACA Petit e del Consigliere regionale della Liguria Sergio Scibilia,
sono state comunicati particolari del tutto sconfortanti: solo dal 2015 ci sarà
lo spostamento di una sola coppia di treni dalla Torino-Genova alla Cuneo-Nizza
(hanno impiegato oltre due mesi per calcolare i costi equivalenti sulle due
tratte), mentre sullo stanziamento dei 29 milioni di Euro per la manutenzione
della Linea fra Tenda e Breil pochi giorni prima il Ministro Lupi, intervenendo
ad una riunione in Liguria, era stato ancora una volta molto evasivo , ponendo
paradossalmente quasi in alternativa il raddoppio del Tunnel di Tenda (appena
iniziato) ai lavori di manutenzione sulla linea ferroviaria, che il Comitato Ferrovie
Locali ha sempre proposto come priorità assoluta rispetto all’opera stradale..
Infine
Venerdì 30 Maggio si è tenuta l’ottava e ultima riunione in Provincia del
Tavolo tecnico per la Cuneo-Nizza, istituito grazie al fattivo interessamento
del Consigliere Giordano con il sostegno della Presidente Gancia. Ora il Tavolo
termina la propria attività in seguito all’abolizione delle funzioni
istituzionali della Provincia: nell’ultima riunione si è deciso all’unanimità
di trasferirne le competenze al Comune di Cuneo, che ha dato la propria
disponibilità nella persona dell’Assessore Fantino. Erano presenti tre nuovi
Consiglieri Regionali (Balocco, Campo e Chiapello) che hanno espresso la chiara
volontà di farsi carico delle problematiche della linea. La speranza (o forse
l’illusione) è che la presenza di ben sette consiglieri Regionali (su un totale
di 50) eletti in Provincia di Cuneo possa servire a sbloccare nell’immediato il
trasferimento di un numero adeguato di corse Intercity dalla Torino-Genova alla
Cuneo-Ventimiglia e che la regione Piemonte con la nuova Giunta di centro-sinistra possa diventare un
interlocutore più convinto per il Governo al fine di ottenere il finanziamento
dei lavori di manutenzione e la revisione sollecita del trattato
Italia-Francia. Inoltre la Regione dovrebbe procedere sollecitamente alla
sostituzione dei vecchi locomotori con l’acquisto dei nuovi “Minuetto”, più capaci e più funzionali alle esigenze degli utenti. In ogni caso le componenti del Tavolo hanno
preso l’impegno di chiedere un’audizione urgente alla nuova Amministrazione
Regionale in occasione della prima riunione di Consiglio (fine Giugno-inizio
Luglio), accompagnandola con una forte presenza di cittadini.
Come Comitato
Ferrovie Locali riteniamo scandaloso che un problema di questa rilevanza non
abbia trovato soluzione nell’arco di un
anno e invitiamo i cittadini di Cuneo e dell’intera Provincia a tenere alto il
livello di attenzione e la propria disponibilità a concrete azioni di
mobilitazione.
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