Si
avvicina l'incontro in cui Ministero dei Trasporti e Trenitalia con le regioni
Piemonte e Liguria decideranno “definitivamente sulla Cuneo-Ventimiglia-Nizza”.
Alla
conclusione della riunione dell'11 marzo scorso il Presidente della Regione
Roberto Cota ha spiegato che Lupi e Moretti hanno convenuto di fissare un
appuntamento entro fine mese per stabilire se accettare la proposta del
Piemonte condivisa da Regione Liguria di trasferire delle corse dalla
Torino-Genova alla Cuneo-Nizza.
Ancora
un invito all'ottimismo. Il ripristino delle corse e i famosi 27 milioni
necessari alla manutenzione straordinaria sarebbero lì ad un passo.
Noi non
ci fidiamo più.
Dal 20
novembre scorso quando nel vertice tra Letta e Hollande, che tanto aveva fatto
sperare, simili inviti si sono susseguiti con una frequenza sfiancante.
Entro il
28 febbraio sarebbero dovuti arrivare 29 milioni. “Saranno ricavati dal fondo revoche del Decreto del
Fare. È l’impegno che il Ministro mi ha comunicato” aveva dichiarato Stefano Esposito, vicepresidente
della Commissione Lavori Pubblici. Il 28 febbraio è passato, i soldi non sono arrivati, senza che nessuna giustificazione
fosse fornita dall'onorevole anche lui troppo ottimista.
Perchè non si arrivi alla fine di marzo con una nuova
disillusione per i 900 cittadini che in media usufruivano della linea ogni
giorno prima della riduzione delle corse (dati della regione), chiediamo che
finalmente si attuino i passi necessari e, tutt'altro che impossibili, per
ripristinare un funzionamento dignitoso del servizio.
A tal
fine rivolgiamo un appello ai parlamentari cuneesi perché facciano fronte comune, andando al di là delle divisioni di schieramento, per ottenere questo
risultato.
Da parte
nostra e da parte dei nostri amici francesi non mancherà l'attenzione e la mobilitazione finché il buon funzionamento e la valorizzazione della Cuneo-Nizza non sarà solo una promessa ma una realtà.
18/3/2014
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