Al
Presidente del Consiglio Comunale di CUNEO Cuneo
5-9-2020
Dott.
Alessandro Spedale
I sottoscritti consiglieri comunali Ugo STURLESE, Aniello FIERRO e
Luciana TOSELLI del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni, presentano per la
discussione nel CC del 22-23 Settembre 2029 il seguente OdG con Oggetto: Contrarietà
al mancato ripristino delle corse ferroviarie lungo le tratte Cavallermaggiore
Bra e Saluzzo Savigliano e alle riduzioni lungo le tratte Torino Cuneo e
Fossano Limone ed istituzione di un coordinamento unitario provinciale per il
sostegno al trasporto pubblico locale ed alle ferrovie regionali del cuneese.
Il Consiglio Comunale di
Cuneo,
PREMESSO CHE
In base all’articolo 7 comma 4 dello Statuto, “il Comune partecipa alle scelte per la
localizzazione delle grandi infrastrutture e servizi e per il tracciato delle
arterie di comunicazione nazionali ed internazionali che interessano anche
indirettamente il territorio comunale.”
In base all’articolo 14 , invece, “Il comune promuove e partecipa alla
realizzazione di accordi con gli enti locali della provincia caratterizzati da
omogenee vocazioni economiche e sociali e da comuni tradizioni storiche e
culturali, integrando la loro azione attraverso il confronto ed il
coordinamento dei rispettivi programmi, per un armonico sviluppo e una concreta
cooperazione e pianificazione urbanistica e territoriale.”
CONSIDERATO CHE
Durante il periodo di chiusura della maggioranza
della attività produttive, altrimenti noto come lockdown, intercorso tra i mesi
di Marzo e Maggio, la Regione Piemonte aveva ridotto buona parte delle corse di
trasporto pubblico sia su gomma che su ferro, in considerazione del fatto che
la gran parte della forza lavorativa e degli studenti era costretta a restare
al proprio domicilio.
Se in quel preciso periodo era una scelta
comprensibile per il fatto che i
convogli avrebbero viaggiato praticamente vuoti, oggi, con la prossima
riapertura delle scuole e con la ripresa, consolidata, della maggioranza delle
attività produttive, appare poco comprensibile la scelta della Regione di
confermare la sospensione delle corse su tratte che invece sono decisive per la
rete regionale ferroviaria cuneese, come la Cavallermaggiore-Bra (snodo cuneese
per la Langhe) o la Saluzzo Savigliano,
e la riduzione delle corse sulla linea Fossano Limone, con l’ultima
corsa per la celebre località alpina in partenza da Fossano alle 15.25,
inaccettabile per il turismo nella vallata.
Inoltre, non va trascurato il taglio della corsa,
lungo la linea Torino Cuneo, delle 23.25, che in diversi casi ha consentito ai
cittadini cuneesi di poter rientrare al domicilio evitando il pernottamento nel
capoluogo piemontese, e della prima corsa del mattino in partenza dal capoluogo
provinciale.
Queste misure, unite al progetto di copertura dei
binari per realizzare una Pista ciclabile sulla linea Cuneo-Mondovì,
caldeggiato dalla stessa Regione, ci riportano al clima del 2013, quando la
Giunta di Centro-destra presieduta da Roberto Cota decise il taglio di circa 535
Km di ferrovie locali sull’intero territorio regionale nonché la riduzione
delle corse da otto a due sulla Cuneo-Ventimiglia in spregio a qualunque
valutazione di tutela ambientale e alla conseguente necessità di ridurre il
traffico su gomma a vantaggio di quello su ferro.
VISTO CHE
La Regione, in base all’articolo 1 della LR 1\2000, deve, tra i suoi
obiettivi in fatto di trasporti pubblici locali:
“ a)
promuovere un equilibrato sviluppo economico e sociale del territorio
regionale, elevandone l'accessibilità, in particolare nelle aree montane e
collinari, e garantendo un'equa ripartizione dei benefici e dei costi diretti
ed indiretti; b) raggiungere una maggiore qualità ambientale, riducendo i
consumi energetici, le emissioni inquinanti ed il rumore derivanti dalle
attività di trasporto sul territorio, tutelando la salute dei cittadini e
migliorando la sicurezza della circolazione;”
Sempre secondo la medesima legge
(Art.3),
“I servizi minimi devono assicurare in particolare, compatibilmente con
le disponibilità del bilancio regionale: a) l'integrazione fra le
reti di trasporto alle diverse scale territoriali e fra i differenti modi di
trasporto; b) il pendolarismo scolastico e lavorativo; c) la
fruibilità da parte degli utenti dei servizi amministrativi, socio-sanitari e
culturali; d) le esigenze di ridurre la congestione del traffico e
l'inquinamento acustico ed atmosferico; e) la necessità di trasporto delle
persone con disabilità.”
Come si evince da questi estratti
legislativi, la Regione ha il dovere di assicurare un adeguato servizio ai
cittadini riguardo al trasporto pubblico locale e non può operare sospensioni a
lungo termine su snodi cruciali, a partire da quello di Cavallermaggiore, o su
tratte ad alta fruizione di studenti come la linea Fossano Limone, senza una
adeguata concertazione con i Comuni e senza aver ascoltato i comitati di
pendolari e studenti.
VISTO CHE
La sospensione delle corse e la riduzione di
alcune di esse su tali linee ha ripercussioni evidenti non solo sui comuni
strettamente interessati come Cavallermaggiore, Bra, Saluzzo e Savigliano ma
anche su Cuneo e la sua conurbazione, essendo lo snodo di Cavallermaggiore la
porta di ingresso per il territorio dell’albese e delle Langhe e considerando
che la linea stessa è molto usata dagli studenti anche come collegamento con la
linea Cuneo Torino per andare negli istituti superiori della provincia.
Di conseguenza, la realtà cuneese non può
accettare passivamente la sospensione di tali linee e la riduzione delle corse
ed ha il dovere di fare sistema con gli altri comuni coinvolti, alcuni dei
quali hanno già espresso la loro netta contrarietà a queste sospensioni e
riduzioni del servizio regionale.
Il CONSIGLIO COMUNALE impegna la GIUNTA COMUNALE
ed il SINDACO a:
1.
Esprimere pubblicamente la netta contrarietà alla sospensione e riduzione
delle corse ferroviarie sulle linee Cavallermaggiore Bra e Saluzzo
Savigliano ed ai tagli sulle linee Torino Cuneo e Fossano Limone, in
considerazione che sono servizi di pubblica utilità per cittadini e studenti e
per l’importanza strategica dello snodo ferroviario di Cavallermaggiore, porta
delle Langhe per chi viene da Cuneo tramite ferrovia.
2.
Costituire, assieme ai comuni della
provincia colpiti dalle sospensioni delle corse ferroviarie e con l’ascolto
delle istanze dei pendolari e degli studenti delle tratte interessate dalle
riduzioni, un coordinamento unitario
che possa portare le necessità territoriali presso la Regione Piemonte, al fine
di ottenere il ripristino delle corse sospese, e, ove possibile, di
incrementare il servizio ferroviario sulle linee sovracitate al punto 1 del
presente ordine del giorno.
3.
Trasmettere il seguente ordine del giorno a tutti i comuni della provincia di Cuneo pesantemente danneggiati
dalle riduzioni e dalle sospensioni delle corse sulle tratte ferroviarie citate
in questo ordine del giorno, all’assessorato regionale ai Trasporti, al
presidente della giunta regionale, al Presidente ed ai Vicepresidenti della
Commissione Consiliare Regionale Trasporti (Seconda Commissione Consiliare), a
tutti i parlamentari cuneesi e a tutti i consiglieri regionali del Piemonte
eletti nel listino provinciale di Cuneo, al Ministero dei Trasporti e delle
Infrastrutture.