COMUNICATO STAMPA
Oggetto
Tagli operati al Trasporto Pubblico Locale
Con delibera datata 27/12/20014 il comune ha dato esecuzione formale
ai drastici tagli che a cascata sono
derivati dalla micidiale riduzione dei trasferimenti nazionali e regionali alle
risorse per il trasporto pubblico
locale della conurbazione che comprende il capoluogo e altri 14 centri: solo
per i mesi di gennaio e febbraio 2014 il servizio rimarrà inalterato come nel
2013; da marzo 2014 al 7 giugno 2014 e dal 10 settembre 2014 al 31 dicembre
2014 riduzione delle corse del 47%; sospensione totale del servizio dal 08
giugno al 09 settembre 2014; sola garanzia per le linee non soppresse di corse
nelle fasce orarie dalle ore 7:00 alle 9:00, dalle 12:00 alle 14:30 e dalle
17:30 alle 19:30; per i comuni di Peveragno (San Lorenzo), Borgo S. Dalmazzo
(Beguda), Tarantasca, Margarita, Morozzo, Castelletto Stura, Centallo (Roata
Chiusani), Bernezzo, Cervasca (paese e San Defendente), sospensione di tutti i
servizi a partire dal 1 marzo 2014.
Pare utile ricordare che le molte
responsabilità dell'oggettiva demolizione del Trasporto Pubblico Locale si
sovrappongono e si intrecciano:
situazione nazionale dal 2011 a oggi, governo
di centrodestra e Monti: rispettivamente tagli per 4 miliardi di euro, 4,5
miliardi di euro, ora governo Letta tagli ai trasporti in molti dei
provvedimenti licenziati, spesso sotto ricatto degli innaturali alleati;
situazione regionale - Il Piemonte è
probabilmente l'unica Regione in Italia ad essere in regime di "piano di
rientro" in due materie che impegnano la maggior parte delle risorse di
bilancio: la sanità e il trasporto pubblico. Per il secondo, a fronte dei 600
milioni necessari per una servizio regionale minimo, i trasferimenti statali
sono per gli anni 2013-14-15 dell'ordine dei 480 milioni annuali.
Tutto ciò si ripercuote ovviamente sul
livello locale, come sulla conurbazione di Cuneo, la cui amministrazione
gestisce la gara d'appalto per il trasporto su gomma di 14 comuni
dell'hinterland: la Giunta Regionale a ottobre 2013 prevede la prossima
cancellazione della gestione conurbata e il passaggio esclusivo a gestioni
provinciali o sovraprovinciali e, parallelamente, applica un taglio
pesantissimo ai trasferimenti per il trasporto su gomma, ignorando l'efficienza
dei singoli territori e la possibilità della definizione di "costi
standard", parametro che ha invece utilizzato molto in ambito sanitario.
Premesso tutto ciò, IL FORUM MOBILITÀ CUNEO
ritiene codesta situazione non più sostenibile, sfidando ciascun livello
istituzionale ad assumersi le proprie responsabilità. In particolare
l'operazione compiuta dall'Amministrazione comunale denota scarsa capacità di
pianificazione e di gestione amministrativa ed è decisamente grave se, a quanto
pare, non vi sia stato alcun coinvolgimento delle amministrazioni dei comuni
conurbati, delle categorie produttive e sindacali, delle associazioni
ambientali, dei cittadini. La convocazione in V commissione avverrà solo
il giorno 23/01/2013, praticamente a
partita quasi conclusa dopo la decisione presa in sordina durante le vacanze
natalizie. Riteniamo inconcepibile il fatto che il Comune non abbia
cercato il dialogo e il coinvolgimento di tutte queste componenti, nel prendere
una decisione così drastica sul piano sociale, con il forte rischio di lasciare
senza lavoro almeno 30 persone del Consorzio Grandabus.
Una decisione inspiegabile e sfacciatamente incoerente anche sotto il
profilo strategico per la mobilità cittadina, che va palesemente controcorrente
rispetto a quanto proclamato fino ad oggi per incentivare l’uso dei mezzi
pubblici. Non si è pensato a nessun progetto e a nessuna richiesta di
finanziamento in questa direzione, quando, già da tempo era nota la situazione
del dissesto in cui giaceva la Regione con la peggiore gestione politica della
sua esistenza; infine, non riusciamo a concepire come si è potuti arrivare a
questo punto, pensando unicamente di rivolgersi
al TAR per ottenere il finanziamento del servizio e al Prefetto per la
salvaguardia dei posti di lavoro: il tutto entro il mese di marzo.
Ci appelliamo, ai sindaci dei Comuni limitrofi, alle associazioni
produttive e sindacali, ai media e alla popolazione della città, perché dopo
aver cominciato a perdere: il trasporto ferroviario per colpa della mancata
definizione delle priorità da parte dei Governi nazionali e della Regione; il
sabato a scuola per colpa della Provincia, ora ci apprestiamo a perdere anche il
trasporto urbano su gomma con il concorso anche del Comune di Cuneo.
Riteniamo che sia perlomeno incomprensibile il fatto che gli Enti Locali
abbiano abdicato ad ogni tentativo di concordare insieme le politiche sugli
argomenti di competenza condivisa a prescindere dai colori di appartenenza
politica nell’ottica del bene comune.
Investire sull’istruzione,
sull’ambiente e sul sociale non può essere prerogativa di questi enti solo
nelle campagne elettorali e non quando si stratta di mettere in pratica i buoni
propositi.
E' completamente assurdo destinare 43.333,34 € per il mantenimento del
freebus nei primi due mesi e non dirottarli sul servizio di navetta gratuita
dal parcheggio Bellavista che costa circa 10.000 € al mese e che con
piccole modifiche di percorso potrebbe garantire parzialmente una linea free
sull'asse centrale. In questo modo si obbligano i pochi usufruitori del
parcheggio a portare le loro auto in centro! Siccome questa quota viene
prelevata dai ricavi dei parcheggi blu, è evidente come sarebbe importante
trasformare in blu tutti i parcheggi del centro.
I pochi dati positivi, che
dobbiamo rilevare sono: che si sia deciso, nonostante la situazione, di
mantenere inalterate le agevolazioni tariffarie alle fasce deboli, compreso il
trasporto alunni nel comune di Cuneo e che per lo meno vengano mantenute le
corse per alcune fasce orarie…, ma non tutto l’anno!
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