Cuneo-Nizza, 26 e 27 febbraio il collaudo del sistema di controllo: sfuma invece la riduzione del tempo di percorrenza?
Se sul collaudo i francesi cedono, sulle nuove tempistiche s'impuntano: l'infrastruttura non può sopportare una riduzione della corsa di 12 minuti
Soddisfacente ma non troppo, si potrebbe definire, il risultato dell'incontro avvenuto nella giornata di oggi (mercoledì 19 dicembre) tra regione Piemonte e regione Provence-Alpes-Côte d'Azur (PACA) in merito alla linea ferroviaria Cuneo-Nizza.
Punto principale di discussione la data del collaudo del sistema di controllo marcia treno che gli sforzi dei rappresentanti piemontesi hanno permesso di fissare nei due giorni del 26 e 27 febbraio prossimo, nonostante le rimostranze dei delegati d'oltralpe.
E' riguardo la promessa riduzione di circa 12 minuti dei tempi di percorrenza della tratta - assicurata dai francesi in sede di definizione degli accordi tra i due enti - che sono sorti i problemi più grossi.
La delegazione PACA, infatti, ha detto di non poterla in effetti confermare. Motivo: l'infrastruttura attualmente esistente non può (o non potrebbe) sostenere l'accelerazione necessaria a raggiungerla.
"Questa mossa viola l'accordo che ha portato la regione a stanziare i famosi 29 milioni di euro - ha sostenuto Paolo Milanesio, portavoce dell'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco - . E' necessaria una verifica, PACA non può pretendere che si accetti il fatto compiuto: abbiamo richiesto una documentazione dettagliata che chiarifichi il perché la riduzione non sia possibile".
Palla ora alla prossima Conferenza Intergovernativa (CiG), nella quale i dati consegnati dalla PACA verranno affrontati. Così come questa nuova - e certo inaspettata - presa di posizione.
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