Al ministro delle infrastrutture
e dei trasporti on. Danilo Toninelli
Gentile Ministro, abbiamo saputo
dai giornali che lei dovrebbe incontrare a Roma alcuni amministratori del
territorio piemontese in merito alla questione annosa del completamento del
collegamento Asti-Cuneo. Il problema, come certamente le è noto, è di arrivare finalmente
a connettere la parte orientale del collegamento (verso Asti), a prevalente
carattere superstradale, con quello occidentale (verso Cuneo), completamente
autostradale. La A33, lunga complessivamente 90 chilometri, è stata costruita
per circa 40 chilometri dall’Anas. Questa parte era già terminata nel 2007 ed è
stata interamente assorbita dalla concessionaria Asti-Cuneo spa, posseduta per
il 35% da Anas e per il 65% da Salt e Itinera (entrambe del gruppo Gavio).
La concessione è stata
perfezionata nel 2007: riguardava la gestione della parte già costruita, del
valore di 418 mln di euro, e la costruzione-gestione dei 54 km rimanenti, il
cui costo era valutato complessivamente in 1040 mln.. La convenzione, registrata
il 31 gennaio 2008, prevedeva il completamento entro il 2012. In quel periodo
la concessionaria ha realizzato soltanto 14 km. di tracciato nel Comune di
Cuneo, terminati nel 2012, ed una decina tra Alba e Asti. Da allora non s’è
aggiunto nemmeno un km..
Il progetto iniziale è stato
stravolto con la tecnica del carciofo: prima è sparito il tratto che prevedeva
un tunnel sotto il Tanaro, poi la tangenziale di Cuneo e per ultimo il tunnel
sotto la collina di Verduno. Il collegamento Alba-Asti si percorre in circa 20
minuti ed è fondamentalmente un tratto di comoda superstrada con un inserto di
pochi chilometri (a pagamento) in autostrada.
I due pezzi esistenti devono
essere connessi con un tratto lungo meno di 9 chilometri (chiamato lotto II.6)
in cui era previsto un tunnel a due canne di tre km. Doveva essere completato
nel 2012, ma i lavori non sono mai iniziati. Gavio li ha interrotti, sostenendo
che il costo era eccessivo, lievitato per le richieste aggiuntive pervenute dal
Ministero (peraltro curiose, con allargamenti delle corsie del tutto
inessenziali).
I suoi predecessori, Ministro,
hanno accettato di cancellare il tunnel (già progettato) e di sostituirlo con
un percorso esterno. Ma a Gavio non è bastato. Ha anche chiesto (di fatto
preteso) ed ottenuto di finanziarlo non con capitali propri, ma con gli incassi
che gli sarebbero arrivati, prolungando di quattro anni la concessione della
autostrada Torino-Milano.
Ora numerosi amministratori del
territorio e della Regione sostengono che l’unica soluzione per evitare di
accumulare ulteriori ritardi sia quella di accogliere le richieste di Gavio,
chiedendogli di attuare intanto la parte del II.6 che comprende il cosiddetto
casello Alba-ovest, di cui già esiste il progetto.
L’opinione condivisa delle
associazioni sottoscritte è invece che questa opzione sia completamente da
scartare: il tratto II.6 dovrebbe essere totalmente riprogettato ed avere
invece carattere di superstrada, senza pedaggio, eliminando perciò il casello.
I motivi ?
1. Il progetto esistente, vecchio di almeno
dieci anni, consuma inutilmente suolo prezioso, distrugge un territorio
delicatissimo, stretto tra la collina, un canale ed il fiume Tanaro. Questo al
solo scopo di realizzare le barriere per la riscossione in contanti del
pedaggio autostradale.
2. Il progetto in questione è
incompleto e comunque superato e non può essere separato da quello della parte
restante (ex galleria) con il quale si dovrà necessariamente raccordare e che
ancora non esiste.
3. Il tratto II.6 passa proprio
ai piedi del nuovo Ospedale a servizio delle città di Alba e di Bra, che
dovrebbe aprire tra pochi mesi. L’idea che per raggiungerlo comodamente (non
usando la strada provinciale n. 7 esistente, peraltro stretta e pericolosa) gli
abitanti delle due città debbano pagare un pedaggio ci lascia senza parole ...
lasciamo a lei la conclusione.
4. Non si capisce perché il
raccordo tra autostrada-superstrada debba essere realizzato necessariamente con
un tratto di autostrada. Per questi motivi riteniamo quindi che la scelta
migliore sia di predisporre per la tratta
II.6 Roddi-Cherasco, un nuovo progetto, di tipo superstradale, che tenga
nel massimo conto i difficili problemi ambientali e ne affisdi la realizzazione
alla Autostrada Asti-Cuneo spa, naturalmente a sue spese.
5. L’attuale progetto
autostradale prevede in via esecutiva la realizzazione di una "discarica
per rifiuti speciali non pericolosi" nell'ambito del casello ALBA OVEST,
destinata ad accogliere i prodotti chimici impiegati per l'estrazione dei gessi
dal tunnel sotto l'ospedale ed i gessi stessi. Una dimostrazione ulteriore che
i due tratti del lotto II.6 fanno parte di una progettazione unitaria che in
ogni caso andrebbe rivista interamente e sottoposta a nuova VIA.
Cordiali saluti dalle seguenti
associazioni delle Province di Asti e di Cuneo che si occupano di tematiche
ambientali, seriamente preoccupate per le ultime scelte di completamento di una
autostrada nata male, che sinora ha soltanto distrutto territorio e malservito
i cittadini. Seguono le firme delle associazioni:
Osservatorio Per La Tutela Del Paesaggio Di Langhe E
Roero O.N.L.U.S.
Osservatorio Del Paesaggio Per Il Monferrato E L’Astigiano
Pronatura - Cuneo
Legambiente -Cuneo
Forum Salviamo Il Paesaggio – Cuneo
Forum Mobilità – Cuneo
Isde Medici Per L’Ambiente – Cuneo
Italia Nostra - Sezione Di Alba
Italia Nostra - Sezione Di Bra
Associazione Canale Ecologia -
Associazione Asfodelo - Pocapaglia
Movimento Stop Al Consumo Di Territorio - Comitato Di Asti
Forum Salviamo Il Paesaggio – Asti
Circolo Legambiente Gaia - Asti
Circolo Legambiente Valtriversa - Asti
Wwf - Sezione Di Asti
Osservatorio Del Paesaggio Per Il Monferrato E L’Astigiano
Pronatura - Cuneo
Legambiente -Cuneo
Forum Salviamo Il Paesaggio – Cuneo
Forum Mobilità – Cuneo
Isde Medici Per L’Ambiente – Cuneo
Italia Nostra - Sezione Di Alba
Italia Nostra - Sezione Di Bra
Associazione Canale Ecologia -
Associazione Asfodelo - Pocapaglia
Movimento Stop Al Consumo Di Territorio - Comitato Di Asti
Forum Salviamo Il Paesaggio – Asti
Circolo Legambiente Gaia - Asti
Circolo Legambiente Valtriversa - Asti
Wwf - Sezione Di Asti
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