OGGETTO: Interpellanza a risposta orale su “Riapertura della Cuneo-Nizza il 1° Maggio: una speranza in parte disattesa”
Il sottoscritto Consigliere Comunale Ugo Sturlese, del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni,
AVENDO APPRESO
che con la riapertura della Linea ferroviaria Torino-Cuneo-Nizza in data 1° Maggio le corse A/R rimarranno due, come prima dell’esecuzione dei lavori per la messa in sicurezza, con l’aggiunta di una sola corsa turistica estiva A/R nei week-end, opportunamente anticipata all’inizio di Maggio rispetto agli scorsi anni, mentre era stato promesso dall’Assessorato Regionale il raddoppio del numero delle corse per tutti i giorni della settimana,
VENUTI A CONOSCENZA
che la regione Piemonte addebita questa inadempienza alla dichiarata impossibilità da parte della SNCF (Societé Nationale Chemins de Fer) di avere a disposizione fino al 1919 la squadra dei tecnici per il collaudo dei sistemi di sicurezza, realizzati con i lavori eseguiti negli ultimi otto mesi (argomento peraltro che dovrebbe valere anche per le due corse superstiti);
che peraltro da vie informali (da verificare) si apprende che SNCF addebita addirittura a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) la responsabilità di non aver approntato i dispositivi di sicurezza, la cui messa in opera spettava alla citata RFI,
CONSTATANDO
che sia da parte degli operatori ferroviari italiani che francesi e degli ambienti governativi e parlamentari di entrambi i Paesi non sembra esservi quell’impegno, che sarebbe necessario per realizzare un miglioramento urgente della Linea nell’interesse delle comunità italiane e francesi confinanti (come emerso per parte italiana nel recente incontro del Presidente della Provincia con alcuni Parlamentari sulle opere di interesse generale, fra le quali la stampa non cita la ferrovia in oggetto),
RITENENDO
che l’incontro intergovernativo della Commissione apposita (CIG), che si terrà nella seconda metà di Aprile, dovrebbe essere l’occasione per far pesare con forza una dura posizione da parte del Governo Italiano, della Regione Piemonte e della Regione PACA (favorevole all’opera), onde vincere le resistenze ancora presenti e non isolate in quanto rispondenti a logiche di privatizzazione e di deprivazione del trasporto su rotaia ancora dominanti contro ogni logica negli organismi europei,
INTERPELLA IL SINDACO
per sapere quali posizioni intenda assumere sul tema specifico, ma in particolare se intenda promuovere una vasta mobilitazione dell’opinione pubblica, delle Associazioni di Categoria, delle Associazioni ambientaliste, come si era avuta negli anni precedenti la riapertura della Linea nel 1979 o più recentemente nel 2013 quando si era profilata la corposa riduzione delle Corse realizzata dalla Giunta COTA nel Dicembre 2003 e si paventava addirittura la chiusura della Linea: ciò in accordo con la rete dei Comuni del Cuneese e dell’Imperiese, che dovrebbero rappresentare tutto il loro disappunto con una manifestazione unitaria sotto la Prefettura.
Ciò chiediamo nell’immediato senza dimenticare gli altri obbiettivi qualificanrti (resi ancor più attuali dai ritardi di durata imprevedibile nella realizzazione della seconda canna stradale), quali l’utilizzazione della Linea a fini di trasporto merci, la sua elettificazione, l’affascinante utilizzo del connubio treno+bici previsto dal Progetto Eurovelox.
Cuneo, 8-4-2018 Ugo Sturlese Gruppo Cuneo per i Beni Comuni
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