sabato 12 marzo 2016

Presentazione del libro sulla Cuneo-Nizza di Abano Marcarini in data 11/03/2018

Introduzione di UGO STURLESE:

Albano Marcarini, milanese, personaggio straordinario, incredibile. Urbanista del Paesaggio, cartografo, scrittore, pittore, viaggiatore a piedi e in bicicletta.E’ autore di numerose guide documentatissime e meticolose, arricchite da bellissime fotografie, da carte storiche e dai suoi acquerelli; è  collaboratore delle più note riviste in campo turistico-culturale. Autore di un sito bellissimo “Sentieri d’autore”, dove vengono descritti paesaggi e località meno note ma piene di fascino e che si scoprono con fatica e applicazione, “per far viaggiare i tuoi desideri nella storia, nella letteratura e nell’arte. E’ Presidente della Confederazione per la mobilità dolce. “Personaggio costretto a vivere nel terzo millennio”, annotava il WWF nella sua rivista on line.



 Ebbene una delle sue ultime fatiche riguarda “La ferrovia delle Meraviglie”, la Cuneo-Nizza, che, come sapete tutti, una rivista tedesca ha collocato fra le dieci più affascinanti della sua selezione. Questa sera vi presentiamo questo volume assieme all’Autore, come Comitato FerrovieLocali, e vogliamo farne anche un momento di impegno per la rinascita di questa Linea, dopo averne impedito la chiusura tre anni orsono sotto i colpi di Trenitalia e dell’allora Presidente Moretti, che l’aveva definita una “Linea secca”. Le cose sono un po’ cambiate da allora (sono iniziati i lavori di manutenzione della Linea), ma permane la riduzione del numero delle corse a 4 ed il pericolo sempre incombente di chiusura in mancanza di un rinnovo della Convenzione italo-francese del 1970, che dovrebbe definire le competenze e le risorse impegnate dai due Stati. E qui vogliamo denunciare che dall’accordo Letta-Holland del 2013 nulla è più stato fatto in questa direzione e gli appuntamenti per definire il nuovo accordo vengono rinviati continuamente.



Il libro di Marcarini si suddivide in tre parti: una prima parte storica,che racconta le vicende cui è andata incontro in particolare la Valle Roya, vicende particolarmente affascinanti che riguardano un piccolo territorio, che ha visto il protagonismo di un piccolo casato, la Contea di Ventimiglia e poi di Tenda , pressata da tutti lati da potenze confinanti (Repubblica di Genova, Conti di Provenza, Savoia, ma imparentata addirittura con l’Impero di Bisanzio, con gli Sforza di Milano e infine negli ultimi due secoli, passata sotto i Savoia a partire dalla fine del 500’, oggetto di contesa perenne fra la Francia e l’Italia, cosa che ha determinato un ostacolo gravissimo alla realizzazione dell’opera per ragioni di tutela militare. Una seconda parte molto tecnica e descrittiva mette bene in evidenza i pregi e il valore di un opera di ingegneria ferroviaria, che ha pochi eguali nel mondo con cartine e “progressive” molto minuziose, che bene evidenziano i famosi tunnel a spirale, le decine e decine di ponti, talora arditissimi, e di tunnel ferroviari, le pendenze notevoli da superare fino al 25/26 %o, i locomotori usati nel corso dei decenni. E infine una terza parte, che farà la gioia degli escursionisti, dedicata alla descrizione dei sentieri che uniscono le stazioni-tappa del percorso, molto minuziosa, quasi metro per metro, alla scoperta di tante bellezze naturali ed artistiche, che sfuggono al viaggiatore frettoloso, ma non a un viandante lento come Marcarini. Ma su questi aspetti ritorneremo con l’Autore.



Il nostro striscione dice: La Cuneo-Nizza unisce. Vogliamo dire unisce due popoli, due culture, mai veramente separate malgrado vicende storiche anche drammatiche come l’aggressione fascista alla Francia. Ebbene alla luce delle esperienze odierne, che sembrano parlare nuovamente di frontiere chiuse, di muri, di respingimenti crudelissimi crediamo che questo messaggio sia l’aspetto più importante di questa nostra battaglia. Al di là degli interessi turistici, economici, ecologici, pur evidenti e inportanti. In particolare vogliamo qui  ricordare la richiesta di inserimento nell’elenco dei siti dell’Unesco come Alpi del mare per ragioni naturalistiche e di ricca diversità biologico-forestale, dai 2000 m. dei monti sopra Tenda alla fossa marina davanti a Montecarlo. Ma la cosa più importante è dire: mai più frontiere, mai più ostilità fra i nostri popoli, ma invece unità profonda in una Europa rinnovata, fedele ai suoi valori umanistici  e aperta ai sofferenti della terra. Per questi valori abbiamo manifestato l’Autunno scorso con il progetto AlternatibaAlternatitrain, i villaggi dell’alternativa di St[phane Hessel, con gli amici francesi con lo sguardo rivolto a Parigi COP 21. E proprio e soprattutto alla luce di questi valori noi continuiamo a combattere per la nostra Ferrovia.
 

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